Come a Seattle, fallito il WTO a Cancun

La Campagna “Questo mondo non è in vendita” dichiara una vittoria storica di fronte al fallimento della quinta conferenza ministeriale del Wto a Cancun.  L'arroganza del nord e del grande business si deve fermare di fronte alla sacrosanta rivolta del sud. Si apre una nuova era del multilateralismo.


La Campagna si sente vicina alle istanze di tutti quei paesi del sud del mondo, grandi e piccoli, che per la prima volta nella storia hanno trovato il coraggio di coalizzarsi contro l'arroganza dell'Unione europea e degli Stati Uniti. Questo fallimento dimostra che il sistema Wto non regge più e quella lanciata a Doha non è un'agenda di sviluppo. Sono stati proprio i più poveri dell'Africa a trovare il coraggio di dire no all'inganno.

E' qualcosa di più di una nuova Seattle. Il New York Times aveva ragione il 15 febbraio: esistono due super potenze al mondo, gli Usa e la società civile globale. L'alleanza delle Ong con il nuovo nuovo soggetto politico del Sud del mondo ha permesso di sconfiggere l'arroganza e l'egoismo dei paesi ricchi. E' un passaggio storico per il multilateralismo. Si apre uno spazio politico unico nella storia per la creazione di un mondo multipolare che risolva in pace i drammi dell'umanità e finalmente il dramma dell'ingiustizia e della povertà .

“Il principale responsabile del fallimento del vertice è il cocciuto Pascal Lamy ed il vice-ministro Urso che guidava il consiglio europeo. Di fronte
una tale debacle, sarebbe meglio che il commissario si dimettesse immediatamente ” ha affermato la “Campagna Questo mondo non è in vendita.”

La riscossa dei piu' poveri in difesa dei beni comuni
I ringraziamenti di Rosario Lembo, presidente Cipsi

''A Cancun la riscossa contro l'arrogante attacco di Usa e Ue contro la dignità dei Paesi più poveri e contro i diritti di tutti i popoli è stata guidata proprio dagli ultimi. Sono i nostri compagni di strada, le persone con le quali noi, come ong di sviluppo e realtà della società civile impegnate per la difesa dei beni comuni, abbiamo stretto un'alleanza leale, una  relazione di solidarietà reciproca che ci ha permesso di raggiungere oggi questo risultato politico tanto importante: smascherare le trame dei grandi all'interno del Wto e fermare la folle corsa della privatizzazione dei servizi essenziali come l'acqua''.
Rosario Lembo, presidente della federazione di ong Cipsi che sostiene il Comitato italiano per il Contratto mondiale dell'acqua ringrazia ''tutte le persone, le organizzazioni, i partners, gli amici che intorno alla campagna Questo Mondo Non E' In Vendita hanno sostenuto la resistenza dei Paesi più poveri e svolto, in rete come in tutte le città d'Italia, un capillare lavoro di controinformazione, mobilitazione, pressione''.
Il Wto è stato fermato, ''ma il nostro lavoro non è finito: dobbiamo continuare a monitorare attentamente il destino del trattato GATS per la liberalizzazione dei servizi e impedire che i beni comuni come l'acqua diventino merci. Dobbiamo anche stare attenti che la partita non si sposti, come sembra suggerire la posizione dei negoziatori Usa, su accordi bilaterali fino ad oggi sempre in perdita per i Paesi più deboli''
Oggi, conclude Rosario Lembo ''sappiamo per certo che con una grande alleanza tra Sud e Nord, tra la società civile e questa nuova coscienza civile che sta crescendo in tutto il mondo, possiamo vincere. Questo mondo non è in vendita!''

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