Aziende USA e tedesche hanno fornito armi a Saddam


Secondo quanto ha riportato un quotidiano tedesco il rapporto iracheno al Consiglio di Sicurezza dell’ONU – lungo 11.000 pagine – fornisce una lista di 150 societa’ straniere, tra le quali societa’ americane, britanniche, tedesche e francesi, che hanno sostenuto il programma di sviluppo di armi di distruzione di massa di Saddam Hussein.

Il giornale berlinese di sinistra Die Tageszeitung sostiene di aver visto una copia del dossier originale Iracheno che e’ stato accuratamente
passato al vaglio dei funzionari statunitensi alla ricerca di informazioni delicate prima di essere passato ai cinque membri permanenti del Consiglio
di Sicurezza dell’ONU due settimane fa. Una versione rivista e’ stata trasmessa ai rimanenti 10 membri del Consiglio di Sicurezza la notte scorsa.

Funzionari britannici sostengono che la lista delle societa’ sembra accurata. Si indicano 80 societa’ tedesche e 24 societa’ statunitensi che
sembra abbiano rifornito l’Iraq di equipaggiamento e know-how [tecnologia] per i suoi programmi di sviluppo di armi dal 1975 in poi. In alcuni casi il sostegno al programma di sviluppo Iracheno di armi convenzionali e’
continuato fino all’anno scorso.

Non si sa chi e’ il responsabile di questa fuga di notizie dal rapporto iracheno, ma potrebbe essere stato l’Iraq. Bagdad ha un gran desiderio di mettere in imbarazzo gli USA e i loro alleati svelando lo
stretto coinvolgimento di societa’ USA, tedesche, inglesi e francesi nell’aiutare l’Iraq a sviluppare il suo programma di sviluppo di armi di distruzioni di massa quando l’Iraq era visto come un baluardo contro la
fortemente temuta diffusione del fervore rivoluzionario iraniano nel mondo arabo.

La lista conteneva nomi di societa’ tedesche di lunga tradizione quali Siemens e anche multinazionali statunitensi. Con l’approvazione governativa,
Siemens esportava macchinari utilizzati per eliminari calcoli renali che hanno un interrutore ‘doppio uso’ ad alta precisione usato per detonare
bombe nucleari. Si fanno i nomi anche di 10 societa’ francesi e un certo numero di societa’ svizzere e cinesi. Il quotidiano riporta che societa’ inglesi erano ugualmente contenute nella lista, ma non dice quali.

‘Dal 1975 in poi queste societa’ hanno fornito intere strutture, nozioni di fabbricazione [?], materiali di base e know-how tecnico a Saddam Hussein per lo sviluppo di armi di distruzione di massa di tipo nucleare,
chimico e biologico’ sostiene il quotidiano. ‘Tali societa’ hanno anche fornito missili e sistemi completi di armi convenzionali’ si aggiunge.

I cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza — gli USA, il Regno Unito, la Russia, la Francia e la Cina — si sono ripetutamente
rifiutati di rivelare l’entita’ del coinvolgimento di societa’ straniere, nonostante una gran quantita’ di informazioni rilevanti fosse stata ottenuta dagli ispettori delle Nazioni Unite che hanno visitato il paese tra il 1991
e il 1998. L’ONU sostiene che la divulgazione dell’entita’ del coinvolgimento delle societa’ occidentali in Iraq potrebbe compromettere la necessaria cooperazione con tali societa’.

Il coinvolgimento tedesco e’ stato ben superiore a quello di tutti gli altri paesi messi assieme, sostiene il quotidiano. Durante il periodo che
parte dal 1991, le autorita’ tedesche hanno consentito la cooperazione militare con l’Iraq e in alcuni casi l’hanno ‘attivamente incoraggiata’,
secondo il quotiano, che cita l’assistenza tedesca presumibilmente offerta all’Iraq per sviluppare i gas velenosi usati nel 1988 per il massacro dei
curdi nel nord dell’Iraq. Il quoditiano sostiene che dopo il massacro gli USA hanno ridotto la loro cooperazione militare con l’Iraq ma le societa’ tedesche hanno continuato le loro attivita’ fino alla guerra del golfo.

Die Tageszeitung cita fonti vicine al Vice-presidente USA, Dick Cheney, le quali sostengono che l’amministrazione Bush sperava di dimostrare
che una societa’ tedesca continuava a cooperare con il regime iracheno fornendo equipaggiamento presumibilmente utile alla costruzione di armi di
distruzione di massa.

Gli esperti militari americani hanno recentemente espresso preoccupazione che il governo tedesco ha permesso alla Siemens di vendere a
Bagdad almeno otto sofisticati macchinari medici contenenti dispositivi essenziali ad armi nucleari. I macchinari, conosciuti come ‘litotritori a
ultrasuoni’ utilizzano ultrasuoni per distruggere i calcoli renali nei pazienti. Tuttavia, ogni macchina contiene un interrutore che puo’ essere usato come un detonatore in una bomba atomica, secondo gli esperti
statunitensi. Si riporta che l’Iraq abbia richiesto 120 interrutori come
‘parti di ricambio’ durante la transazione iniziale.

La consegna delle macchine e’ stata approvata dalla Commission Europea e dalle Nazioni Unite, dato che le sanzioni contro l’Iraq non si applicano
all’equipaggiamento medico. Siemens e il governo tedesco hanno sostenuto che le macchine — utilizzate nell’Iraq del Nord nell’ambito di un programma
dell’Organizzazione Mondiale della Sanita’ — non possono essere usate per costruire armi nucleari.

NdT:
[*] Prima, quando l’enorme quantita’ di documenti sull’Iraq e’ stata resa pubblica, in foto, nei giornali, e gli USA immediatamente hanno fatto l’impossibile per ottenerne l’accesso per primi e bloccarne l’ampia
circolazione, quelli che se ne intendono sostenevano che, sepolta nella palude, ci sarebbe la prova della colpevolezza USA [e Europea] dell’aiuto
dato ai programmi militari Iracheni fin dai tempi della guerra del golfo, incluso anche il periodo dell’ascesa di Hussein e dei suoi peggiori crimini, etc.

Poi ecco che spunta una lista di US corporations — che sara’ pubblicata nel Die Tageszeitung [il quotidiano di Berlino] di domani — che si presume abbiano fornito all’Iraq tecnologia nucleare, chimica, biologica
e missilistica prima del 1991. Sembra che la lista provenga dal rapporto originale dell’Iraq al Consiglio di Sicurezza. Si tratta di una storia che sta avendo risalto in Europa — leggi l’inserto dall’Independent [Londra] di
oggi in calce alla lista.

Societa’ USA coinvolte:

A: nucleare K: chimico B: biologico R: missili

a.. Honeywell [R,K]

b.. Spektra Physics [K]

c.. Semetex [R]

d.. TI Coating [A,K]

e.. UNISYS [A,K]

f.. Sperry Corp. [R,K]

g.. Tektronix [R,A]

h.. Rockwell ][K]

i.. Leybold Vacuum Systems [A]

j.. Finnigan-MAT-US [A]

k.. Hewlett Packard [A.R,K]

l.. Dupont [A]

m.. Eastman Kodak [R]

n.. American Type Culture Collection [B]

o.. Alcolac International [C]

p.. Consarc [A]

q.. Carl Zeis -U.Ss [K]

r.. Cerberus [LTD] [A]

s.. Electronic Assiciates [R]

t.. International Computer Systems Bechtel [K]

u.. EZ Logic Data Systems,Inc. [R]

v.. Canberra Industries Inc. [A]

w.. Axel Electronics Inc. [A]

Oltre a queste 24 societa’ basate negli USA, ci sono circa 50 societa’ straniere consociate la cui cooperazione militare con l’Iraq sembra essere
avvenuta dall’interno degli USA. Inoltre, Ministri della difesa, energia, commercio e agricultura, cosi’ come gli eminenti laboratori di armi nucleari a Lawrence Livermore, Los Alamos, e Sandia, sono indicati come fornitori di programmi militari all’Iraq per armi di tipo A, B, e C e di missili.

Articolo di Tony Paterson

19 Dicembre 2002
The Independent [UK]

Titolo originale:
‘Leaked Report Says German and US Firms Supplied
Arms to Saddam.’

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