Denunce e difese sugli affari umanitari


In seguito all’uscita del libro di Giulio Marcon, Presidente del Consorzio Italiano di Solidarietà , su ombre e luci del terzo settore italiano titolato ‘Le ambiguità degli aiuti umanitari, sono iniziate le polemiche. “E’ un libro critico – forse in alcuni casi duro – verso una parte del mondo umanitario e del terzo settore: quella parte che ha ceduto alle lusinghe del ‘parastato’ e del ‘business’ e che ha perso alcune delle caratteristiche che dovrebbero essere alla base del lavoro umanitario e sociale: la dimensione etica, la partecipazione volontaria, la motivazione disinteressataâ€Â� dichiara l’autore. Le prime reazioni hanno cercato di difendere l’operato della Missione Arcobaleno e in particolare delle ONG che secondo Maurizio Carrara, presidente del Cesvi, “non devono diventare agenzie governative, così come gli aiuti umanitari non vanno gestiti con criteri dirigisti … ma questo non vuol dire che piccolo è sempre bello. Invece è bello quel che funzionaâ€Â�. Ma secondo Carta “ci sono molti “terzi settoriâ€Â� e c’è una divisione profonda, tra chi intende il suo lavoro come ricucitura sociale e chi, invece, ne ha fatto un’industria molto remunerativaâ€Â�. Intanto secondo il rapporto, pubblicato il 28 febbraio, almeno 67 persone, tra operatori stranieri e locali, e caschi blu delle Nazioni Unite in missione in Sierra Leone, Liberia e Guinea sono sotto inchiesta per aver abusato di minori.

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