La cipolla fa piangere ma depura il cervello

LONDRA – Gli scienziati dell’Università Hokkaido Tokai in Giappone hanno scoperto che le cipolle danno un forte stimolo al nostro cervello, aiutandolo a prevenire malattie come l’Alzheimer e il morbo di Parkinson, e a contrastare gli effetti dell’invecchiamento. Sono inoltre utili per combattere raffreddore, allergie e malattie cardiovascolari, e possiedono capacità antiossidanti. Alla scoperta – strombazzata dai tabloid londinesi – ha dato prontamente il benvenuto Jonathan Tole, Presidente di ‘British Onions’, l’associazione britannica degli agricoltori e commercianti di cipolle. “I nostri coltivatori – ha dichiarato Tole – sperano che i risultati di questa ricerca consentirà all’umile cipolla, spesso eclissata dalla frutta esotica e da altri ortaggi, di riconquistare la sua posizione di rilievo”. I ricercatori rivelano che un composto di zolfo all’interno delle cipolle è in grado di rafforzare le capacità mnemoniche e ridurre l’effetto di pericolose tossine legate a fumo ed inquinamento, che rappresentano una minaccia alle funzioni cognitive. Ian Marber, autore e giornalista scientifico nonché fondatore della collana di libri ‘The Food Doctor'(letteralmente Il Dottor Cibo), osserva: “Le cipolle sono una delle risorse più ricche di zolfo. E’ stato dimostrato che l’estratto di cipolla aiuta a proteggere l’ippocampo, la zona del cervello coinvolta nella gestione delle emozioni e della memoria”. Ian suggerisce di cuocere le cipolle a fuoco basso, per non rischiare di far perdere loro le proprie capacità nutrizionali.

ANSA – 11/09/2007

 


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