Intervista ad un indignato dimostrativo: le violenze raccontate in prima persona

Hector e’ uno studente di 26 anni. Il 15 Ottobre era a Roma. Partito, come tanti, per unirsi alla manifestazione degli indignati. Giunto nella capitale per protestare, a modo suo, per far sentire (e vedere) quanto sia realmente indignato (o incazzato come dira’ lui). Virgole nelle virgole lo ha intervistato, per farsi raccontare quei fatti da un altro, ennesimo, punto di vista. Questa e’ la testimonianza in prima persona degli scontri di Roma. E puo’ esserlo solo perche’ raccontata da un violento, ma non da un teppista, come ci tiene a distinguere chi parla: Hector non sta ne con gli indignati pacifici ne con i teppisti neri. Si definisce indignato dimostrante, nel senso che vuole dimostrare la propria indignazione. Una voce che difficilmente potrebbe avere spazio nei media mainstream, e dalla quale si dissocieranno in molti. Ma anche dare spazio alle ragioni di chi ha protestato non proprio pacificamente, dissociandosi dal vandalismo indiscriminato dei Black Bloc, e’ sinonimo di Democrazia. Una voce fuori dal coro pacifista, e fuori dal no alla violenza a tutti i costi che Politica e Media, a torto o a ragione, hanno finora voluto farci sentire. Che il pensiero di Hector sia giusto o sbagliato, noi ve lo presentiamo, e ci facciamo raccontare da chi e’ stato in mezzo alla guerriglia il suo 15 Ottobre. Continua a leggere: http://informazionesenzafiltro.blogspot.com)

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