Lampedusa, lo show di Berlusconi

(Fonte: Inviatospeciale.com/)

Come anticipato alla vigilia, il premier Berlusconi si e’ presentato ieri a Lampedusa: ha promesso la risoluzione del dramma dei migranti giunti in migliaia sulle coste dell’isola in “48-60 ore”, non prima di aver sottolineato il suo amore per gli abitanti locali, costretti da settimane a convivere con l’emergenza.

“Il vostro premier – ha scandito rivolto al pubblico davanti al municipio cittadino appena sbarcato sull’isola – ha il vezzo e l’abitudine di risolvere i problemi. Fino a ieri non avevo la soluzione al problema chiara e quindi non mi avevate ancora visto. Poi ho messo a punto un piano, gia’ scattato dalla mezzanotte di ieri. Con Tremonti abbiamo trovato i mezzi per la soluzione del problema. Ed oggi eccomi qui raccontarvelo”.

A proposito dei 6mila arrivi dei giorni scorsi, Berlusconi ha spiegato di aver “organizzato sei navi per svuotare Lampedusa e stiamo trattando per una settima”. I migranti, ha proseguito, “saranno portati in Italia, non solo in Sicilia, ma anche in altre Regioni. Libereremo anche il centro di accoglienza e una nave sara’ sempre qui per trasferire i nuovi arrivati”. Non e’ chiaro, pero’, in quali localita’ finiranno gli immigrati, ne’ in quali strutture.

 

Il Cavaliere ha approfittato della ghiotta occasione mediatica (mentre alla Camera andava in scena la bagarre in merito ai processi che lo riguardano e alle leggi in materia) per dilungarsi in proposte-promesse pseudoelettorali, microfono alla mano: ha proposto il Nobel per la Pace a beneficio dell’isola martoriata dai ‘clandestini’, una moratoria fiscale, previdenziale e bancaria affinche’ Lampedusa diventi zona franca e un piano per il turismo. “Anche io diventero’ lampedusano”, ha annunciato: “Sono andato su internet e ho comprato una casa a Cala Francese, si chiama ‘Le Due Palme'”.

Naturalmente le critiche dell’opposizione si sono sprecate: “Mi sono stufato di questi show…”, e’ sbottato Pier Luigi Bersani, segretario di un partito, il Pd, che ha definito quella di ieri a Lampedusa come una “manifestazione di regime”. “Berlusconi a Lampedusa e’ meno convincente di un venditore ambulante di pentole rubate”, ha commentato invece Felice Belisario, capogruppo dell’Idv al Senato, mentre per l’Udc quello del premier sull’isola non e’ altro che “l’ennesimo spot”.

Se di spot si tratta, e’ rivolto anche all’esterno, visto che il premier ha annunciato di aver “ottenuto dal nuovo governo della Tunisia l’impegno alla riaccettazione di tutti i loro cittadini” giunti clandestinamente in Italia, oltre alla rassicurazione in merito al controllo dei porti per evitare nuove partenze.

Non contento, il premier ha trasmesso ai lampedusani anche i suoi desideri cromatici ed estetici: “Ho un piano colore da attivare anche a Lampedusa: per intenderci vorrei che l’isola avesse i colori di Portofino. Venendo qui – ha aggiunto – ho visto un degrado significativo: muri scrostati e niente verde, al contrario nella verdissima isola qui accanto, Linosa”. Percio’ “dovremmo arredare le strade con adeguata illuminazione e con il ciottolo”. Sognando un paese da cartolina risultera’ piu’ accettabile il degrado di oggi?

(Tratto da: http://www.inviatospeciale.com/)

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