Come gia’ detto in nostri articoli precedenti, la corte costituzionale portoghese ha deciso che numerose disposizioni del bilancio imposte dalla Ue per il 2013 non sono costituzionali. Secondo l’alta corte, i tagli dei salari e delle pensioni dei dipendenti pubblici sono stati sleali (in Italia per gli esodati la Corte e’ silente, pensa agli immigrati).
Cio’ ha coinciso con l’avvertimento del governo che la decisione della Corte avrebbe messo in discussione la capacita’ del paese di soddisfare il programma capestro di ‘salvataggio’ internazionale , che a sua volta avrebbe mandato gli interessi del Debito portoghese alle stelle, con Draghi pronto ad una cura ‘Berlusconi’ per il governo portoghese. Ovvero il commissariamento europeo della democrazia lusitanta.
Tuttavia, di piu’ immediato interesse e’ sapere come il governo tappera’ un buco fino a ‘¬ 1,3 miliardi di euro, che questa decisione della Corte crea nel suo bilancio 2013.
La soluzione: pagare i lavoratori pubblici non piu’ in contanti, ma in titoli di stato!
Il governo portoghese sta infatti considerando un piano per pagare i lavoratori pubblici e i pensionati in buoni del tesoro anziche’ contanti, dopo che l’Alta Corte ha bocciato i tagli salariali.
In sostanza, con il pagamento di un mese stipendio in Buoni del Tesoro per lavoratori pubblici e pensionati, il governo risparmierebbe circa 1,1 miliardi di euro, riducendo il divario di bilancio in modo significativo.
Questo piano da’ il senso del danno che l’euro sta facendo alle economie europee: gli Stati hanno perso la sovranita’ monetaria e sono costretti ad ovviare a questa mancanza utilizzando come ‘moneta parallela’ l’emissione di titoli del debito. Questo e’ di una gravita’ inaudita: gli Stati si devono indebitare avendo ceduto alla BCE, che e’ una banca privata, il diritto di battere moneta.
Questo utilizzo di Titoli di Stato come ‘moneta parallela’ danneggia anche chi la riceve al posto del contante, perche’ a differenza delle banche il cittadino normale non ha accesso ai percorsi di trasformazione dei titoli in denaro pronti contro termine e di collateralizzazione dei Bond. Perche’ se cosi fosse, allora ogni Bond ottenuto dal cittadino sarebbe in grado di servire come fonte di finanziamento potenzialmente quasi infinita: come se il sistema della riserva frazionaria delle banche valesse per ogni individuo.
Invece il titolo di stato per il singolo cittadino non e’ equivalente nemmeno al ‘denaro contante’, perche’ non e’ accettato come tale nelle operazioni quotidiane e non puo’ essere presentato alla Bce come ‘collaterale’ per ottenere denaro. In questo modo gli Stati non fanno che tentare, in modo infantile, di aggirare la loro perdita di sovranita’ monetaria, quando ci sarebbe un modo semplicissimo per recuperarla in modo piento: uscire dall’Euro.
Fonte: VoxNews
(Tratto da: http://www.stampalibera.com)
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