Si chiama Cooperativa “Valle del Marro” ed è una piccola realtà nata su iniziativa dell’Associazione Libera – Associazioni nomi e numeri contro le mafie e della diocesi di Oppido-Palmi, in provincia di Reggio Calabria. Giovani che hanno deciso di intraprendere la cultura della legalità e che utilizzano per le loro attività dei terreni confiscati alle cosche. Una cosa che probabilmente a qualcuno ha dato fastidio. Non è la prima volta infatti, che la cooperativa viene fatta oggetto di intimidazioni mafiose e anche stavolta il loro impegno è stato “premiato” con furti e danni materiali alla proprietà. E’ avvenuto la settimana scorsa e forse stavolta il fatto è da ricollegare all’impegno dimostrato dai ragazzi della cooperativa contro i fenomeni mafiosi. La Valle del Marro infatti, era tra i promotori della manifestazione svoltasi il 21 marzo a Polistena, per protestare contro le intimidazioni subite da alcune aziende locali.
“Tutta la nostra solidarietà agli amici della Cooperativa Valle del Marro” scrive Aiab Calabria “per il vile attentato subito. Ci sentiamo vicini all’azienda nell’assoluta certezza che questo atto criminoso rafforzerà la volontà di continuare con coraggio e determinazione l’impegno per la legalità e la giustizia in Calabria”. L’obiettivo di questi atti intimidatori infatti, è quello di scoraggiare chi, con forza, ogni giorno, si batte per estirpare i fenomeni mafiosi dal Mezzogiorno e lancia segnali forti a chi, invece, si crede ancora padrone di quelle terre e non intende piegarsi alla logica della giustizia.
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