Nelle Marche si prova l’esperienza dell’edilizia partecipata, sostenibile ed efficiente, secondo un nuovo modello di abitare che rimette al centro la socialitá, la cooperazione e la solidarietà. 1.500 euro al metro quadro per un’abitazione in cohousing. Questo sarà il costo per le famiglie che aderiranno all’iniziativa della provincia di Pesaro e Urbino, le diocesi di Senigallia e l’Inbar, Istituto nazionale di Bioarchitettura che patrocinano un nuovo progetto di cohousing.
«Partecipare alla costruzione della propria abitazione, risparmiando sul costo e condividendo alcuni spazi e servizi con altri proprietari, come l’orto, una tavernetta condominiale, un’officina per il bricolage ed altro ancora, secondo un nuovo modello di abitare che rimette al centro la socialitá, la cooperazione e la solidarietà», affermano Abn e Solidarietà, i due consorzi, ideatori del progetto.
Gli appartamenti, in totale diciotto, saranno costruiti a Sterpettine di Mondolfo, in provincia di Pesaro e Urbino utilizzando il legno e saranno realizzate seguendo i criteri della bioarchitettura, con pannelli fotovoltaici e il solare termico per l’acqua calda sanitaria. Il tutto certificato da Inbar, l’Istituto nazionale di BioArchitettura.
«Soprattutto per le giovani coppie la casa rischia di rimanere un sogno lontano. – afferma Mario Vichi, responsabile della Commissione pastorale sociale e del Lavoro della diocesi di Senigallia – L’autocostruzione è un nuovo stile di vita, che si affianca a quelli che da tempo stiamo cercando di diffondere, come sobrietá, essenzialitá, consumo critico. Importante è anche l’aspetto del vivere alcuni servizi in comune, si risparmia e si reimpara a stare insieme».
L’abbattimento dei costi deriverà anche dal fatto che i futuri proprietari saranno impiegati nelle attivitá del cantiere, per un periodo compreso tra le 700 e le 900 ore lavorative, mentre un ulteriore abbattimento potrebbe arrivare con l’eventuale vincita del bando indetto dalla regione Marche sull’acquisto della prima casa in autocostruzione, cosa che consentirebbe un contributo a fondo perduto di 50mila euro ad appartamento.
«L’iniziativa consentirá di realizzare abitazioni a condizioni economiche molto vantaggiose e sostenibili dal punto di vista tecnico, ambientale e sociale», afferma l‘assessore provinciale all’edilizia pubblica Massimo Galluzzi.
Il progetto partirà quando si raggiungeranno le dodici famiglie partecipanti e ora si è quota cinque. Maggiori informazioni sono reperibili ai siti web www.consorzioabn.it, www.consorziosolidarieta.it o via mail a housingsociale@consorzioabn.it.
Fonte: TeKnEco.it
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