Subito fuori dall’Euro, per salvare l’Italia

Milano, 23 apr – Come leggiamo sul sito ufficiale, Claudio Borghi Aquilini e’ un economista, editorialista e Professore incaricato presso l’Universita’ Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove insegna Economia degli Intermediari Finanziari, Economia delle Aziende di Credito ed Economia e Mercato dell’Arte. Dall’11 aprile candidato indipendente per la Lega Nord alle elezioni europee.

* Buongiorno professore e grazie per averci concesso questa intervista. La prima domanda e’ la piu’ scontata: per quale motivo si candida alle europee?

* Mi candido alle europee perche’ non potevo rifiutare l’offerta della Lega Nord dopo tutto quello che hanno fatto per la diffusione del mio pensiero: la Lega e’ stato l’unico partito che ha appoggiato totalmente le mie idee, organizzando conferenze, stampando centinaia di migliaia di opuscoli, cambiando il simbolo del partito e mettendo Basta Euro al posto di Padania. Dopo tutto questo sostegno mi sarebbe risultato difficile rifiutare la proposta.

* La sua candidatura con la Lega Nord arriva dopo la partecipazione al Basta Euro Tour. Qual’e’ stata la risposta da parte del pubblico durante questi convegni a giro per l’Italia?

* La risposta e’ stata assolutamente superiore alle previsioni. Ormai il pubblico della Lega Nord si e’ molto evoluto rispetto al passato ed e’ riuscito a capire che la questione Euro e’ una priorita’ assoluta nel dibattito politico. Faccio un esempio: se l’elettore medio della Lega si sentiva oppresso perche’ aveva una palla al piede, giustificata o non giustificata che questa impressione potesse essere, difatti attraverso questi incontri pubblici si sono resi conto di essere dentro una camera a gas. E sono riusciti a capire quale deve essere in questo determinato momento storico la priorita’. Posso quindi dire senza problemi di aver avuto un enorme riscontro, oltre che una grande partecipazione. Inoltre, sono stato favorevolmente impressionato dalla qualita’ delle domande: con il passare del tempo c’e’ sempre piu’ consapevolezza e mi vengono poste domande sempre piu’ precise. Posso quindi affermare senza problemi che c’e’ stata una forte evoluzione nel pubblico e tra gli elettori della Lega Nord.

* Negli ultimi anni abbiamo assistito a governi di austerity impegnati a rispettare i patti che impongono il pareggio di bilancio. Perche’, a suo avviso, e’ stata imposta l’austerita’? Come si comportera’ la Lega Nord in merito ai vari trattati che hanno messo in ginocchio l’Italia?

* L’austerita’ e’ stata imposta perche’ e’ una diretta conseguenza dell’Euro. Se lo Stato italiano vuole mantenere l’Euro non puo’ evitare l’austerita’. Per questo motivo andra’ sempre peggio: perche’ soltanto uccidendo la domanda interna si riesce a ottenere il pareggio di bilancio. Mi spiego meglio: se l’Euro puo’ comprare troppo facilmente beni esteri, allora significa che a un certo punto ci si trova, come successo del resto in tutta Europa, un deficita’ di bilancio commerciale perche’ importo piu’ di quello che esporto. Il problema e’ che questa differenza deve essere colmata in qualche modo, e nel momento in cui nessuno paga e nessuna presta piu’ soldi allora sei costretto a fare austerita’. Cosi facendo non si consuma piu’ internamente e si riducono le importazioni: e’ logica. Peccato che questa sia una logica criminale. L’abbattimento del mercato interno e l’imposizione dell’austerita’ per ottenere il pareggio di bilancio rappresentano un progetto criminale e sono una diretta conseguenza dell’Euro: per questo noi chiediamo l’uscita dalla moneta unica europea, nonche’ come conseguenza dai vari trattati firmati in passato.

* Per concludere, le rivolgo una domanda relativa al suo saggio Investire nell’arte. Il nuovo oro: come salvare i risparmi dalla crisi. Cosa dovrebbe fare l’Italia per attuare un programma adeguato nel ‘mercato dell’arte’?

* L’austerita’ e’ nemica anche degli investimenti nell’arte. Infatti, per investire nell’arte occorre sovranita’. Nel momento in cui devo ottenere il pareggio di bilancio, gli investimenti in cultura diventano un miraggio. L’arte potrebbe essere per l’Italia una risorsa enorme, pero’ necessita di fondi e di una programmazione di lungo periodo

Intervista di Renato Montagnolo

(Tratto da: http://www.ariannaeditrice.it)

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