Come attivare un circuito SCEC sul proprio territorio


Come fare per attivare un circuito locale Scec? Quali sono gli obiettivi, le fasi, i soggetti per l’implementazione di un percorso che sia mirato alla circolazione di questa moneta solidale e al consolidamento di un altro modello di economia? Lo spiegano di seguito Graziano Pini e Lisa Bortolotti.
scec
Per Buono Locale SCEC si intende quella riduzione di prezzo che gli associati al circuito nazionale di Arcipelago SCEC decidono di riconoscersi reciprocamente e liberamente

Il futuro appartiene alle persone che vedono le possibilita’ prima che diventino ovvie (Theodore Levitt)

Per Buono Locale SCEC, denominato anche semplicemente SCEC, si intende quella riduzione di prezzo che gli associati al circuito nazionale di Arcipelago SCEC decidono di riconoscersi reciprocamente e liberamente. All’atto dell’associazione il socio ordinario, colui che offre beni o servizi, comunica la percentuale di riduzione che offrira’ ai soci nell’esercizio della propria attivita’.

Questa riduzione di prezzo e’ simboleggiata dal Buono Locale SCEC dove SCEC e’ l’acronimo di Solidarieta’ ChE Cammina. Il Buono Locale SCEC ha un rapporto di 1:1 con l’euro, ma non e’ convertibile, rappresentando solo la riduzione di prezzo offerta agli associati.

I buoni scec fanno aumentare il potere d’acquisto di chi li usa, facendoci diventare un po’ piu’ liberi dalla dipendenza del denaro e a medio termine possono far aumentare la ricchezza di un territorio

Obiettivi del percorso di attivazione del circuito:

1. Favorire la solidarieta’ fra le persone e le diverse realta’

2. Promuovere consumi a km zero

3. Sostenere un territorio

4. Creare una comunita’ resiliente che sappia attraversare la crisi creando nuove opportunita’ di lavoro e nuova coesione sociale

5. Aumentare il potere d’acquisto delle famiglie

6. Ridimensionare i limiti del patto di stabilita’

7. Trattenere la ricchezza sul territorio

Soggetti che potenzialmente possiedono lo Scec e lo fanno girare (lo ricevono e lo usano):

1. Ente locale,

2. Esercenti, commercianti, artigiani, agricoltori, privati cittadini

3. Attivita’ produttive in genere

4. Associazioni culturali e socio assistenziali

5. Famiglie, condomini

6. Famiglie seguite dai servizi sociali

7. Singoli

Fasi di implementazione del circuito

1. Start up: i cittadini si iscrivono all’arcipelago Scec:
– L’arcipelago Scec eroga 100 Scec ad ogni cittadino
– Al comune spetta un totale di Scec equivalente della somma di quanto ricevuto dai cittadini iscritti (es. 15 soci, 1500 Scec al comune)

2. Gli Scec vengono immessi nel circuito:
– Il comune da contributi parzialmente in Scec alle famiglie problematiche
– Il comune paga i propri dipendenti in parte con gli Scec

3. Gli Scec cominciano a girare: le famiglie spendono gli Scec in negozi di generi di
– Prima necessita’ (panettieri, alimentari, agricoltori, artigiani, erboristerie, ecc.).
– Le associazioni spendono ed incassano Scec

4. Gli Scec incassati vengono spesi sempre piu’: questo aumenta il potere d’acquisto delle famiglie e la ricchezza del territorio:
– I negozianti pagano alcuni servizi ed imposte al Comune
– I negozianti e le imprese pagano alcuni fornitori in Scec
– Il Comune paga alcuni fornitori in Scec

5. Il sistema e’ regime, il cerchio si chiude e si sviluppa la virtuosita’ del circuito Scec:
– Il Comune incassa gli Scec dai cittadini e dai commercianti
– Il Comune eroga contributi parzialmente in Scec
– I cittadini spendono gli Scec nei negozi di generi di prima necessita’
– Sia il Comune che i negozianti pagano i loro rispettivi fornitori in Scec

Percorso di implementazione del circuito Scec

1. Presentare lo schema al comune (Sindaco, assessori, segretaria comunale, consiglieri)

2. Presentare il circuito Scec alle realta’ interessate e ai cittadini facendone capire il valore aggiunto

3. Costituire un punto d’erogazione Scec direttamente in comune

4. Cominciare ad usare lo Scec dandosi obiettivi ambiziosi ma raggiungibili

5. Promuovere ed organizzare iniziative collaterali come mercatini del biologico e a km zero, banca del tempo, transition town, per favorire la convivialita’ e dimostrare che un altro mondo e’ possibile, basta volerlo!

Consolidamento del circuito Scec:

1. Fare analisi del PIL del territorio

2. Individuare i settori prevalenti (agricoltura, artigianato, beni e servizi, commercio, manifattura, turismo, altre aziende e settori)

3. Sostenere le vocazioni territoriali

4. Creare nuove opportunita’ economiche a partire dalla blue economy e dal barter.

Guarda il video:

Fonti:

Una moneta a misura d’uomo: Lisa Bortolotti at TEDxBologna

www.arcipelagoscec.org

– Peter North, Manuale della transizione, moneta complementare, come introdurla nella tua comunita’

– Paoletti Pierluigi, L’economia per tutti

– Andrea di Furia, Sudditi e schiavi… consapevoli, manuale di sopravvivenza sociale

Francesco Filini spiega lo Scec

(*) Articolo a cura di Graziano Pini e Lisa Bortolotti

(Tratto da: http://www.ariannaeditrice.it)

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