LA FINE INGLORIOSA DI UN’UMANITA’ SNATURATA

Photo: human by curlytops

Gli individui moderni non riescono ad immaginare, neppure per un momento, una realta’ diversa da quella che, quotidianamente, conducono. Questo, e’ il vero dramma. Sempre impegnati a pulire casa con intrugli chimici dai nomi piu’ ‘pittoreschi’ e riversare sull’ambiente, il loro carico di morte e distruzione. Al primo freddo,via con il riscaldamento, a un accenno di caldo, condizionatore a palla. E poi farmaci, pillole di ogni genere, forma e colore, diete , creme, cremine, rassodanti, rigeneranti, snellenti, sbiancanti ”’ una per cagare, un’altra per digerire una terza per dormire, l’ultima per trombare ”’ infinite pillole contro ogni dolore, fisico, morale e psicologico ”’ integratori, vitamine, proteine, anti-ossidanti, ormoni, estrogeni, antibiotici, beveroni magici, intrugli mortali, costosi, inutili e dannosi. Dipendenze e debolezze che caratterizzano l’umanoide moderno, senza volonta’ e consapevolezza. Il lavacro, poi, sistematico e metodico, del loro corpo,si attesta a paradigma di un luridume interiore che nemmeno cento docce al giorno potranno mai detergere. Come bestie ammaestrate, girano, per ore, intorno alla loro gabbia, alla ricerca di quello spazio insperato, che mettera’ fine (almeno per una notte) alla commedia tragi-comica del posteggio. Tempo prezioso buttato nel cesso dopo otto ore di lavoro sacrificate sull’altare di un’esistenza svuotata da ogni autentica gioia, unica per cazzonaggine, nella storia dell’uomo. La loro esistenza e’ frenetica e sudaticcia. Hanno un aspetto malato e malinconico, intervallato da schizzi improvvisi di ilarita’ che subito dirada, per fare posto ad uno stato depressivo cronico, piu’ consono alla circostanza. Il loro sguardo e’ allucinato e smarrito in contrasto con l’abnorme numero di parole che la loro bocca e’ in grado di emettere, senza un vero motivo logico e comprensibile. Parlano di tutto senza dire niente. Hai fatti hanno anteposto le intenzioni, prese a prestito da qualche affabulatore televisivo o rivista di gossip. Trascorrono la loro vita fra un ‘gratta e sosta’ e un ‘eco pass’. Cappuccino e cornetto farcito di marmellata, la mattina e, per pranzo, il triste e stomachevole panino vegetariano, accompagnato da una triste mezza bottiglia d’acqua. Unico vero momento di relax dove, finalmente appagati e ristorati, si concedono ai succulenti pettegolezzi di uno fra i quotidiani piu’ inutili e stupidi del panorama giornalistico: La Gazzetta dello Sport. E’ questo, di tutta la giornata, il momento piu’ alto e significativo dove, il piacere di esistere, rasenta le vibrazioni dell’orgasmo sessuale.

Un oceano di menzogne, dalle profondita’ incommensurabili, finalizzate al profitto e al privilegio, riproducono, le sabbie mobili dentro le quali, le societa’ moderne stanno sprofondando.
Vermi aggrovigliati l’un l’altro, dentro un auto-compiacimento morboso e nauseabondo; uomini senza palle – donne senza figli – vite senza vita.
In pochi decenni, l’homo sapiens, si e’ trasformato in una specie di larva, molle e viscida. Mutazione degenerativa. Migliaia di anni di evoluzione buttati nel cesso – il male, lavora in discesa!

Quella che oggi, chiamano scienza e conoscenza, e’ il piu’, estremo atto di profanazione che mai sia stato perpetrato nella storia dell’umanita’. L’uomo senza radici del ventunesimo secolo, ha demonizzato e ripudiato quello che era il suo passato, ritenendolo obsoleto, privo di dignita’ e poco igienico. In verita’, non c’e’ nulla di piu’ lercio e raccapricciante dell’uomo senza radici. Un uomo che ha chiamato liberta’ la licenza, furbizia l’intelligenza e civilta’ la sua schiavitu’. Una forma di vita che ha devastato il proprio habitat e incenerito il suo spirito ”’ un essere schizofrenico che espianta gli organi dai suoi simili, per ricucirseli addosso – un imbecille che ingurgita le merendine della pubblicita’, fatte, dice, come quelle di una volta!! – un maniaco ossessivo che sa tutto sui pesci, e tutto sui mari quando, di pesci non ce ne sono piu’ e, i mari, sono cloache a cielo aperto ”’ sa tutto dei ghiacciai, quando gli stessi marciscono e si squagliano – tutto di ogni cosa, quando ogni cosa si estingue ”’ un mentecatto che manda giocattolini miliardari su marte, in nome di qualcosa che chiama progresso, e aggiunge elt;elt; presto lo colonizzeremoegt;egt; ”’ un idiota che chiama conquiste le atrocita’, e bombe intelligenti, le armi di distruzione di massa ”’ un paranoico che viola ogni principio etico e si sottopone ad interventi di chirurgia estetica, per colmare il vuoto della sua infinita solitudine ”’ masse di poveri invasati e idolatri sottomessi ai miti dell’intrattenimento, e operai dell’Ilva di Taranto che schiattano di tumore per mille euro al mese, nella piu’ totale indifferenza di tutti. Un Sistema che sa fare tutto, tranne cio’ che serve veramente all’uomo – un Sistema cancerogeno che, da mezzo secolo, rastrella soldi ai cittadini in nome della la ricerca, e ti ammazza ancora con il cobalto, la chemio e la radio-terapia. Nessuno vuole sconfiggere il cancro. A sti prezzi! Sono quelli che esaltano il primato dello spirito, per poi accanirsi su corpi inermi (cavie umane) con le macchine assemblate da satana, e prolungare cosi all’infinito una tortura lacerante in un esaltato accanimento, sperimentale, degno del piu’ spietato aguzzino nazista. Sono quelli che non accettano la sconfitta di una scienza effimera e miope, che ha anteposto il profitto e il potere, al buon senso, alla carita’ cristiana e al principio etico. Sono loro le anime infernali di questo secolo, loro, terrorizzate dal piu’ ineludibile atto di giustizia: la morte.
In un tale mondo, non c’e’ posto per la giustizia e la liberta’ poiche’, entrambi, possono solo germogliare al sole di quelle societa’, epurate da ogni potere.
Nel frattempo, la pubblicita’ mente, la politica mente, la Chiesa mente, la scienza mente, i giornali mentono, e i padri mentono ai figli, in un’orgia di relativismo parossistico dove, gli egoismi e le dipendenze, non trovano ragione, e la paura, generatrice di ogni male e di ogni dolore, ebbra di sangue, sancisce il suo trionfo.

Alla tecnologia (che e’ responsabile di tutta quella montagna di rifiuti mortali che ci sta oramai sommergendo), e’ dato il compito del suo smaltimento e della bonifica. Sarebbe come chiedere al diavolo, che abbiamo assoldato per distruggere, di ricostruire per il bene comune.

Gianni Tirelli

(Tratto da: http://www.stampalibera.com)

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