Tronchetti Provera fa acquisti… alla Rinascente

Il numero uno di Telecom vende Finsiel e compra il gruppo Rinascente. Si conferma un altro imprenditore italiano che cerca solo rendite sicure e non vuole investire nel campo dell'innovazione (Pier Luigi Tolardo – ZeusNews).


Si chiude finalmente la trattativa iniziata molto mesi fa tra Confindustria, Cgil-Cisl-Uil e governo per varare il cosiddetto “Patto per la competitività “, cioè una serie di provvedimenti e incentivi per accrescere la competitività del sistema Italia e delle sue imprese, in un momento molto difficile per la nostra economia, esposta nei settori industriali tradizionali, tessile, metalmeccanico e calzaturiero alla concorrenza dei Paesi con costo del lavoro molto più basso del nostro.

Gli imprenditori hanno salutato con freddezza questo patto, ritenendolo inadeguato alle necessità delle imprese italiane; in tanti tra i maggiori esponenti dell'industria nazionale hanno detto che lo Stato ha messo poche risorse finanziarie per incentivare ricerca, sviluppo e innovazione, defiscalizzare e aiutare le esportazioni italiane all'estero. Queste critiche, in misura ancora più radicale, sono condivise dai sindacati confederali.

La realtà è che i primi a non credere e a non investire più soldi nell'innovazione sono proprio gli imprenditori, che alla durezza della competizione internazionale preferiscono il comodo rifugio nei servizi in monopolio di fatto, anche se non più previsto dalle leggi, come la telefonia fissa e mobile e le rendite finanziarie e immobiliari.

Un caso emblematico della contraddizione fra quello che gli imprenditori predicano e quello che praticano è l'acquisto da parte di Pirelli Re (l'immobiliare del gruppo Pirelli-Telecom Italia, guidato da Marco Tronchetti Provera) della catena Upim-La Rinascente. L'Ifil, la finanziaria della famiglia Agnelli, ha venduto questa catena per rifarsi delle perdite nel settore auto, dopo aver venduto i supermercati Sma al gruppo francese Auchan.

Tronchetti Provera con la Rinascente ha comprato alcuni tra gli immobili più preziosi e importanti d'Italia: la sede della Rinascente in piazza Fiume, nel centro di Roma, a due passi da Governo e Parlamento; e quella storica di Milano, accanto al Duomo. Lo stesso Tronchetti Provera che compra i palazzi è quello che ha venduto, qualche giorno fa, la più importante azienda informatica italiana, la Finsiel.

La più grande azienda italiana, ossia il gruppo Telecom Italia-Pirelli, e il più importante uomo d'affari italiano, che è Tronchetti Provera, scelgono gli immobili invece del software: la old economy al posto della new economy, il passato invece del futuro. Tutto questo è molto più eloquente di qualunque discorso sulla competitività e sull'innovazione.

[ZEUS News – www.zeusnews.it – 13-03-2005]

Pier Luigi Tolardo

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