L’Università del Bene Comune apre la Facoltà dell’acqua

 Ad Abano terme – in provincia di Padova- prende il via la Facoltà dell'Acqua, uno dei quattro percorsi formativi dell'”Università del Bene comune”, un progetto educativo nato a seguito dei lavori del Gruppo di Lisbona a sostegno delle iniziative promosse dal Comitato Internazionale per il Contratto mondiale dell'acqua. Le “lezioni” del primo modulo, destinato ad operatori del settore educativo, si svolgeranno da domenica 4 a sabato 10 nella sala Kursaal mentre dal 18 al 23 ottobre sarà la volta del ciclo riservato ad amministratori e enti locali e infine, dal 5 all'11 dicembre quello per operatori dell'economia sociale.


La seconda sessione di lavori si terrà nel 2005. La Facoltà dell'acqua si propone di promuovere una nuova cultura della società fondata sul diritto alla vita e sul bene comune grazie all'acquisizione di saperi multidisciplinari a partire dalle esperienze concrete di gestione e valorizzazione dell'acqua, solidali e sostenibili nel quadro di una politica del territorio integrata.Un progetto di certo ambizioso che rientra nella formazione dell'”Università del Bene comune” che comprende anche le singolari Facoltà dell'alterità , della immaginazione e della mondialità . «Costituisce una proposta – ha spiegato il fondatore e presidente dell'insolito Ateneo Riccardo Petrella, docente della Università Cattolica di Lovanio – con cui si intende promuovere una nuova cultura capace di immaginare, condividere e agire per costruire un mondo diverso». Contemporaneamente all'avvio in Italia del primo biennio sperimentale che sarà appunto ospitato nella città termale, la Facoltà comincerà la sua attività anche in Brasile. Il corpo accademico è composto da docenti delle Università del Belgio, Brasile, Francia, Canada, India, Italia e Marocco.

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