LA FIRMA ENERGETICA l’antidoping del progettista

Firma energeticaSi è inaugurato a Torino il primo edificio italiano riqualificato secondo la “Firma Energetica”. La firma energetica è la carta d’identità del sistema edificio/impianto, ossia dell’insieme dell’involucro e del suo impianto termico: tecnicamente consiste nella rappresentazione grafica di un consumo (ossia il fabbisogno di calore dell’edificio) in funzione di un parametro esterno (la temperatura esterna). Nata in Svizzera sul finire del XX secolo, la firma energetica permette di stabilire con estrema precisione il fabbisogno di energia degli immobili e, di conseguenza, la potenza delle centrali termiche e i migliori interventi di riqualificazione energetica in termini di costi/benefici: ne deriva un risparmio doppio, in quanto permette di effettuare interventi mirati, con una riduzione dei costi di riqualificazione e per il riscaldamento.

 

Secondo gli ingegneri Catello Soccavo e Stefano Saroglia, responsabili del progetto di riqualificazione del condominio in via Vassalli Eandi, “La firma energetica è la risposta più efficace ed economica alle problematiche ambientali ed energetiche: più efficace perché permette di dimensionare la potenza della caldaia in maniera ottimale.

Più economica per l’utente finale, che spenderà molto di meno per il riscaldamento.

Ma anche la collettività ne trarrà un notevole beneficio, perché, a un costo decisamente minore rispetto a quello di altre incentivazioni statali “green”, sarà possibile conseguire ingenti risparmi di emissione di anidride carbonica in atmosfera”.

In base alla firma energetica, riportata in una targa esplicativa sull’edificio, sono stati individuati gli interventi migliorativi più idonei: la centrale termica del condominio è stata riqualificata, sono state installate le valvole termostatiche sui radiatori ed è stata predisposta la contabilizzazione del calore in ogni singola unità immobiliare, unendo i vantaggi di una centrale termica centralizzata (con rendimenti più elevati) con la comodità di un impianto termoautonomo, dove ognuno paga in base al proprio consumo.

“Non esistono interventi di riqualificazione più efficaci in assoluto” sottolineano gli ingegneri Soccavo e Saroglia: “Attraverso la firma energetica è però possibile individuare di volta in volta quelli migliori per il singolo caso, creando un progetto di riqualificazione ad hoc, dove vengono ridotti al minimo gli sprechi, in termini di energia e di denaro.

Inoltre con questa procedura sarà lo stesso utente finale a controllare che i calcoli progettuali siano stati svolti in maniera corretta, nell’ottica di una totale trasparenza nei confronti del cittadino”.

Aspetti che, in tempi in cui la crisi economica si combina alla necessità del risparmio energetico, rivestono un ruolo di fondamentale importanza.

La certificazione energetica, nel caso di nuovi edifici, attribuisce maggiori responsabilità al progettista perché la prestazione energetica viene dichiarata e garantita direttamente al Committente, che paga il progettista, l’edificio e poi anche la bolletta.

La firma energetica alt

 

Fonte: Sargo Consulenze

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