di Ludovico Polastri Il Cavaliere si trova in una situazione più imbarazzante del passato sul piano giuridico e ben più difficile su quello politico. Dopo la bocciatura per incostituzionalità del lodo Alfano, che sospendeva le pendenze giudiziarie per le massime cariche dello Stato fino alla conclusione del mandato, la proposta del processo breve , oltre ad essere stata promossa direttamente da Berlusconi, oltre ad essere di dubbia costituzionalità, creerà non pochi problemi non tanto nella sinistra che ha ormai chiaramente perso di credibilità (nel momento del bisogno appoggia la maggioranza), anzi si vende come ha dimostrato quel personaggio viscido che è D’Alema, per una succulenta poltrona in Europa, non tanto nei confronti di Napolitano che ha mostrato tutta la sua incompetenza nel conoscere la costituzione in occasione del lodo Alfano prima, ed ora che non batte ciglio pur essendo presidente del consiglio superiore della magistratura (CSM), quanto piuttosto nell’opinione pubblica.