di Giuseppe Casarrubea Potete dirmi qualunque cosa. Ma quest’attentato a Berlusconi non mi convince. Per almeno tre motivi. Il primo: la destra ci ha fatto fare un salto indietro di sessant’anni, riportandoci al clima della caccia alle streghe quando un neofascista come Antonio Pallante, ancora oggi vivo e vegeto, si poteva permettere di andarsene da Randazzo (Catania) a Roma, con una pistola in tasca, per attentare alla vita di Palmiro Togliatti, capo dei comunisti italiani. E quel governo, presieduto da De Gasperi, si poteva consentire anche di ignorare l’episodio e l’esistenza di mandanti, come era accaduto con la strage di Portella della Ginestra, l’anno prima, e di tirare avanti dritto per la sua strada.
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