La Lega d’accordo con Ciancimino

(Fonte: Inviatospeciale.com/)

Nel 1998 il Carroccio chiese a Berlusconi di dimostrarsi estraneo alla mafia.

La memoria in Italia e’ decisamente corta. Le dichiarazioni fatte al processo di Palermo dal figlio dell’ex sindaco mafioso del capoluogo siciliano sono state precedute 12 anni fa dai dubbi e dalle domande di Bossi e della Lega nord al presidente del Consiglio.

Ecco cosa scriveva a quel tempo il giornale del partito ‘celtico-padano’: “La guerra e’ aperta da tempo. Ma ora entra in campo l’artiglieria pesante. E se alle accuse di mafia che da tempo Bossi lancia contro Berlusconi, il Cavaliere risponde col silenzio, adesso il Senatur ha deciso di alzare il tiro. “Tanto per essere chiari, per far capire alla gente”, replica ad un congressista che aveva criticato la “politica dell’insulto” del segretario leghista. L’attacco di Umberto Bossi a Silvio Berlusconi, e’ durissimo. Il segretario della Lega Nord nel corso del suo intervento al Congresso straordinario del Carroccio, ha piu’ volte dato del “mafioso” a Berlusconi. Da tempo il leader leghista, durante gli innumerevoli comizi, aveva indicato nel Cavaliere “l’uomo di Cosa Nostra”. Al congresso, la tesi e’ diventata ufficiale. “L’uomo di Cosa Nostra” viene citato decine e decine di volte. E con lui tutte le aziende che fanno capo al leader di Forza Italia. L’anomalia italiana e’ li: se ne devono convincere in primo luogo tutti i delegati, poi l’opinione pubblica”.

Le accuse di Bossi non erano solo ‘politiche’, ma si basavano su fatti concreti. Sempre secondo ‘La Padania’: “La Fininvest – ha affermato Bossi – ha qualcosa come trentotto holding, di cui sedici occulte. Furono fatte nascere da una banca di Palermo a Milano, la banca Rasini, la banca di Cosa Nostra a Milano. E a Palermo hanno preso un meneghino per rappresentare i loro interessi. La verita’ e’ che se cade Berlusconi cade tutto il Polo, e al Nord si prende tutto la Lega. Ma non lo faranno cadere: perche’ sara’ pure un figlio di buona donna, ma e’ il loro figlio di buona donna, e per questo lo tengono in piedi”.

E neanche Dell’Utri sfuggi, in quel lontano 1998, alle attenzioni della Lega. Nell’articolo si leggeva: “Un palermitano – ha affermato Bossi – e’ a capo di Forza Italia. Perche’ Forza Italia e’ stata creata da Marcello Dell’Utri. Guardate che gli interessi reali spesso non appaiono. In televisione compaiono volti gentili che te la raccontano su, che sembrano per bene. Ma guardate che la mafia non ha limiti. La mafia, gli interessi della mafia, sono la droga, e la droga ha ucciso migliaia e migliaia di giovani, soprattutto al Nord” […] “Palermo ha in mano le televisioni, in grado di entrare nelle case dei bravi e imbecilli cittadini del Nord”; “Silvio e’ uomo della P2, cioe’ del progetto Italia”; “La Banca Rasini e’ la banca di Cosa Nostra a Milano”; “Berlusconi ha fatto cio’ che ha voluto con le televisioni, anche regionali, in barba perfino alla legge Mammi”; “Berlusconi parla meneghino ma nel cuore e’ un palermitano”.”L’uomo di Cosa Nostra”: Bossi, nelle tre ore d’intervento, ha indicato spesso il disegno dietro il palco in cui era raffigurato alle spalle di Berlusconi, un sicario siculo con lupara e coppola.Dopo aver ricordato i molti “giovani del Nord morti per droga”, Bossi ha aggiunto: “Molte ricchezze sono vergognose, perche’ vengono da decine di migliaia di morti. Non e’ vero che “pecunia non olet”. C’e’ denaro buono che ha odore di sudore, e c’e’ denaro che ha odore di mafia. Ma se non ci fosse quel potere, il Polo si squaglierebbe in poche ore. Ecco il punto”. (27 ottobre 1998) – fonte: La Padania – articolo di Matteo Mauri.

Il quotidiano leghista fu anche anticipatore della ‘tecnica delle domande al premier’, in seguito ripresa da ‘La Repubblica’. Il 19 agosto del 1998 in un altro articolo dal titolo “Berlusconi sei un mafioso?” ‘La Padania’ chiese a Berlusconi:

1. Il 26 settembre 1968, la sua Edilnord Sas acquisto’ dal conte Bonzi l’intera area dove lei, signor Berlusconi, edifichera’ Milano2. Lei pago’ il terreno 4.250 lire al metro, per un totale di oltre tre miliardi di lire. Questa somma dal ’68, quando lei aveva 32 anni e nessun patrimonio familiare a disposizione, era di enorme portata. Oggi, tabelle Istat alla mano, equivarrebbe a oltre 38.739.000.000 di lire. Dopo l’acquisto, lei apri un gigantesco cantiere edile, il cui costo arrivera’ a sfiorare i 500 milioni al giorno, che in 4-5 anni edifichera’ l’area abitativa di Milano2. Tutto questo denaro chi gliel’ha dato, signor Berlusconi? Chi si nascondeva dietro le finanziarie di Lugano? Risponda.

2. Il 22 maggio 1974 la sua societa’ Edilnord Centri Residenziali Sas compi un aumento di capitale che cosi arrivo’ a 600 milioni di lire (4,8miliardi di oggi Fonte Istat).Il 22 luglio1975-un anno dopo-la medesima societa’ esegui un altro aumento di capitale passando dai suddetti seicento milioni a due miliardi(14 miliardi di oggi. Fonte Istat. Anche in questo caso, che e’ solo l’esempio di alcune delle tante e fortissime ricapitalizzazioni delle sue societa’, signor Berlusconi, vogliamo sapere da dove e da chi le sono pervenuti tali ingentissimi capitali in contanti. Se lei non lo spiega signor Berlusconi, si e’ autorizzati a ritenere che sia denaro di dubbia origine, denaro dell’orribile odore.

3. Il due febbraio del 1973, lei, signor Berlusconi, fondo’ un’altra societa’: la Italcantieri Srl. Il 18 luglio 1975 questa sua piccola impresa divento’ una Spa con un aumento di capitale a 500 milioni. In seguito, quei 500 milioni diventeranno 2 miliardi, e lei fara’ in modo di poter emettere anche un prestito obbligazionario per altri due miliardi. Nell’arco di nemmeno tre anni, una societa’ forte di capitale di 20 milioni appunto la Italcantieri Srl, si trasformera’ in un colosso, moltiplicando per cento il suo patrimonio. Come fu possibile? Da dove prese, chi le diede, in che modo entro’ in possesso, signore Berlusconi, di queste fortissime somme in contanti? Risponda. Lo spieghi.

4. Il 15 settembre 1977 la sua societa’ Edilnord Sas, signor Berlusconi, cedette alla neo costituita Milano2 Spa tutto il costruito di Milano2 piu’ alcune aree ancora da edificare. Tuttavia, quel giorno lei decise anche il contestuale cambiamento di nome della societa’ acquirente. Infatti l’impresa Milano2 Spa comincio’ a chiamarsi con un proprio da quella data. Quando fu fondata a Roma, il 16 settembre ’74rispondeva al nome di immobiliare San Martino Spa, “forte di lire 1.000.000 di capitale e amministrata da Marcello Dell’Utri, il suo “segretario”. Sempre il 15 settembre 1977, quel milione salira’ a 500, il 19 luglio 1978 a due miliardi. Un’altra volta: tutto questo denaro da dove arrivo’?

5. Signor Berlusconi, il cuore del suo impero, la notissima Fininvest, lei sa bene che nacque in due tappe. Il 21 Marzo 1975 a Roma lei diede vita alla Fininvest Srl, 20milioni di capitale, che l’11 novembre diventeranno 2 miliardi con il contestuale trasferimento della sede a Milano. L’8 Giugno 1978, ancora a Roma, lei fondo’ la Finanziaria di Investimento Srl, soliti 20 milioni, amministrata da Umberto Previti, padre del noto Cesare. Il 30 giugno 1978, quei 20 milioni diventeranno 50, e il 7 dicembre 18 miliardi ( 81 miliardi di oggi ). Il 26 gennaio 1979 le due “Fininvest” si fonderanno. Ebbene, questa gigantesca massa di capitali da dove arrivo’, signor Berlusconi?

6. Signor Berlusconi, lei almeno una volta sostenne che le 22 holding alla testa del suo impero societario vennero costituite da Umberto Previti per pagare meno tasse allo Stato. Nessuno dubitera’ mai piu’ di queste sue affermazioni quando lei spieghera’ per quale ragione affido’ consistenti quote delle suddette 22 holding alla societa’ Par.Ma.Fid. di Milano, la medesima societa’ fiduciaria che nel medesimo periodo gesti il patrimonio di Antonio Virgilio, finanziere di Cosa Nostra e grande riciclatore di soldi sporchi per conto di Alfredo Giuseppe Bono, Salvatore Enea, Gaetano Fidanzati, Carmelo Gaeta e altri boss della mafia siciliana operanti a Milano. Perche’ la Par.Ma.Fid.?

7. E’ universalmente noto che lei, signor Berlusconi, come imprenditore e’ nato col “mattone” per poi approdare alla tivu’. Ebbene, sul finire del 1979, lei diede incarico ad Adriano Galliani di girare l’Italia ad acquistare frequenze televisive, ed infatti Galliani si diede molto da fare. Inizio’ dalla Sicilia, dove entro’ in societa’ con i fratelli Inzaranto di Misilmeri, frazione di Palermo, nella loro rete Sicilia Srl. Soltanto che Giuseppe Inzaranto, neo socio di Galliani, era anche marito della nipote prediletta di Tommaso Buscetta che nel 1979 non e’ un “pentito”, e’ un boss di prima grandezza. Questo lei lo sapeva, signor Berlusconi? Sapeva di aver sfiorato i vertici della mafia?

8. E’ certo che a lei, signor Berlusconi, il nome dell’Immobiliare Romana Paltano non puo’ risultare sconosciuto. Certo ricorda che nel 1974 la suddetta societa’. 12 milioni di capitale, fini sotto il suo controllo amministrata da Marcello Dell’Utri. Fu proprio sui terreni posseduti da questa immobiliare che lei edifichera’ Milano3. Cosi pure ricordera’, signor Berlusconi, che nel 1976 quel piccolo capitale di 12 milioni salira’ a 500 e il 12 maggio 1977 a 1 miliardo. Inoltre lei modifichera’ anche il nome a questa impresa, che diventera’ la notissima “Cantieri Riuniti Milanesi Spa”. Ancora una volta: da dove prese, chi le forni, i 988 milioni ( 5 miliardi d’oggi) per quest’ennesima iniezione di soldi?

9. Lei, signor Berlusconi, certamente rammenta che il 4 maggio 1977 a Roma fondo’ l’immobiliare Idra col capitale di 1 (un) milione. Questa societa’, che oggi possiede beni immobili pregiatissimi in Sardegna, l’anno successivo -era il 1978- aumento’ il proprio capitale a 900 milioni di lire in contanti. Signor Berlusconi, da dove arrivarono gli 899 milioni che fecero la differenza? E poi: da dove, da chi, perche’ lei entro’ in possesso delle stratosferiche somme che le permisero di far intestare all’Immobiliare Idra proprieta’ in Costa Smeralda – ville e terreni – il cui valore e’ da contarsi in decine di miliardi? Dica la verita’, signor Berlusconi. Sveli anche questo mistero impenetrabile.

10. Signor Berlusconi, in piu’ occasioni lei ha usato -vedi l’acquisto dell’attaccante Lentini dal Torino Calcio, ad esempio- la finanziaria di Chiasso denominata Fimo. Anche in questo caso, come in precedenza per la finanziaria Par.Ma.Fid. , ha scelto una societa’ fiduciaria al cui riguardo le cronache giudiziarie si sono largamente espresse. La Fimo, infatti, era la sede operativa di Giuseppe Lottusi, riciclatore di soldi sporchi della cosca dei Madonia e Lottusi il 15 novembre del 1991 verra’ condannato per questo a vent’anni di reclusione. Ebbene, la transizione per l’acquisto di Lentini, tramite la Fimo, avvenne nella primavera del 1992. Perche’ la Fimo, signor Berlusconi?

(Tratto da: http://www.inviatospeciale.com/)

Be the first to comment on "La Lega d’accordo con Ciancimino"

Leave a comment