Bill Gates e’ salito agli onori della cronaca in Italia negli ultimi giorni per le sue feroci e meritate critiche al nostro paese e in particolare a Berlusconi, perche’ risultiamo essere l’unica nazione ricca al mondo ad aver ridotto drasticamente, negli ultimi anni, gli aiuti ai paesi poveri, nonostante anche le ripetute promesse fatte abbastanza di recente dal premier italiano allo stesso Gates e al cantante Bono di voler provvedere al piu’ presto alla bisogna.
Gates loda invece paesi come la Francia e il Giappone che sono tra quelli, insieme all’area scandinava, che si sforzano di fare di piu’ per tali aiuti, mentre le somme spese dagli Stati Uniti, pur rilevanti in valori assoluti, stanno andando per la gran parte all’Iraq, all’Afganistan e al Pakistan.
Inoltre, i giornali del nostro paese hanno anche riferito la notizia che la fondazione Melinda e Bill Gates ha stanziato ben 10 miliardi di dollari, da spendere nell’arco dei prossimi dieci anni, per combattere le malattie che infestano i paesi tropicali; insieme all’annuncio dell’iniziativa, la fondazione , per bocca sempre di Bill, esortava anche altre persone ricche a fare uno sforzo in qualche modo analogo nella stesa direzione, dato che le somme previste da loro organizzazione, pure cospicue, apparivano largamente insufficienti rispetto alle grandi risorse finanziarie necessarie per affrontare seriamente la questione.
L’imprenditore statunitense ha, a questo proposito, di nuovo ricordato che certe persone ricche, di cui questa volta non ha fatto esplicitamente il nome, ma che sono facilmente riconoscibili, spendevano molti piu’ soldi per curare la loro calvizie che per aiutare gli altri¦
Ma le attivita’ di Gates e della sua fondazione hanno attirato in questi giorni l’attenzione dei media internazionali, questa volta non di quelli italiani, anche per una serie di altre iniziative prese sui temi che piu’ ci stanno a cuore e a questo punto diamo qualche notizia specifica su due dei fronti interessati. Tali attivita’ ci possono anche indurre quasi a perdonare le attivita’ imprenditoriali dello stesso soggetto, da sempre alla ricerca di posizioni monopolistiche sul mercato in cui la sua societa’ opera e sempre ai ferri corti, a questo proposito, con gli organismi di tutela della concorrenza, almeno nell’Unione Europea.
Apprendiamo cosi che la fondazione ha versato di recente 38 milioni di dollari per sostenere le organizzazioni che nel mondo cercano di aiutare le persone povere a risparmiare, mettendo a punto a questo proposito una serie di prodotti specifici. Si tratta in generale di una estensione relativamente recente dei concetti di microcredito e di microfinanza al nuovo settore del microrisparmio.
A questo fine la fondazione ha offerto le sue risorse a 18 organizzazioni operanti in America Latina, Asia, Africa. Un crescente volume di ricerche in effetti indica che in realta’ molte persone tra quelle piu’ povere delle aree rurali dei paesi disagiati hanno del denaro che potrebbero risparmiare, almeno in qualche periodo dell’anno, ma non sanno come fare e non sanno a chi rivolgersi. Tali ricerche sottolineano anche come incoraggiando il risparmio, per quanto ridotto esso possa essere, diventa piu’ probabile che le persone investano di piu’ nell’educazione, che aumenti il livello dei loro redditi, che si riduca infine la loro vulnerabilita’ alle malattie e ad altri eventi imprevisti. L’organizzazione della raccolta del denaro si fa prevalentemente con degli agenti, utilizzando in particolare delle banche mobili e con un uso estensivo dei telefoni cellulari.
La seconda notizia riguarda direttamente lo stesso Bill Gates. Egli ha dichiarato di recente la sua preoccupazione per il fatto che le grandi somme in piu’ promesse di recente al summita’ di Copenaghen dai paesi ricchi a quelli poveri per combattere il cambiamento climatico – circa 100 miliardi di dollari – possano essere sottratte, almeno in parte, dagli stessi paesi sviluppati, dagli stanziamenti dei fondi previsti inizialmente per il settore sanitario. Egli teme, in particolare, che il verificarsi di tale eventualita’ potrebbe portare alla morte di centinaia di migliaia di bambini in piu’, privati dell’assistenza medica. Egli poi dimostra come tale azione risulterebbe alla fine in danni maggiori allo stesso ambiente. Bill Gates sottolinea inoltre come la spese per la sanita’ e l’agricoltura siano alla fine i soldi meglio spesi nei paesi poveri.
(Tratto da: http://www.finansol.it)
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