Il settore degli Comunque, un certo numero di societa’ sono riuscite a superare la china, magari avendo riportato qualche ferita e stanno ora cercando di riavviare in maniera accettabile la macchina degli affari.
Ma a questo punto, almeno per alcuni, sorge l’intoppo degli scandali e delle inchieste giudiziarie. In effetti, negli anni del boom per fare affari non si andava troppo per il sottile e alcuni episodi stanno ora piu’ o meno fortuitamente venendo a galla sui media dei paesi anglosassoni. Il primo riguarda la societa’ Galleon mentre il secondo riguarda la SAC Capital e le vicende relative sono entrambe tratte dalle pagine del Guardian.
In ambedue i casi le vicende raccontate si svolgono negli Stati Uniti ed esse riguardano due personaggi tra i piu’ rilevanti della scena finanziaria statunitense, almeno nel settore interessato dagli avvenimenti.
Il primo evento riguarda come imputato principale il signor Raj Rajaratnam, manager e fondatore dell’hedge fund Galleon; egli e’ accusato insieme ad altre 20 persone, tra le quali dei funzionari di alcune delle piu’ note societa’ americane, compresa l’IBM, la McKinsey, la Intel Capital, una societa’ del gruppo Intel e Moody’s, del reato di insider trading. In relazione ai reati contestati, per i quali due degli imputati sono stati arrestati e successivamente liberati su cauzione, Rajaratnam e un suo socio avrebbero guadagnato circa 21 milioni di dollari di profitti illegali e il totale dei profitti sporchi generati dall’affare ammonterebbe a piu’ di 30 milioni di dollari. Il processo si svolgera’ presto: non siamo mica in Italia.
Il secondo caso riguarda il fondatore della SAC Capital Steven Cohen, uno dei piu’ ricchi finanzieri del settore degli hedge fund statunitensi; egli possiederebbe una fortuna stimata intorno ai 5,5 miliardi di dollari. La sua societa’, che impiegava soltanto nove persone nel 1992, e’ poi cresciuta sino ad occuparne oggi circa 800 e a gestire attivita’ dei clienti per circa 13 miliardi di dollari. Il caso ha delle similitudini con quello che a suo tempo scateno’ in Italia lo scandalo di mani pulite, quando fu la moglie di Chiesa a rivelare gli affari milanesi poco leciti del marito.
Nella vicenda Steven Cohen e’ accusato da un’ex moglie di nuovo di attivita’ di insider trading e di ripetute azioni fraudolente per aumentare le sue ricchezze.
La ex-moglie Patricia reclama ora 300 milioni di dollari, affermando che a suo tempo il marito le aveva mentito intorno alla sua reale situazione finanziaria quando avevano insieme firmato l’accordo di divorzio.
Il finanziere nega ogni addebito. Comunque sembrerebbe che l’FBI abbia investigato di recente sulla societa’ proprio in relazione alle investigazioni portate avanti sull’altro caso citato nel testo e che riguarda Raj Rajaratnam.
(Tratto da: http://www.finansol.it)
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