di Gaspare Armato Ci sono frammenti di storia poco conosciuti, velati, trascurati, come fossero insignificanti, eppure sono vicende che hanno una rilevante importanza nel caratterizzare un periodo. Fra il 1600 e il 1700, il mais, importato dal Sud America, divenne alimento essenziale per la nutrizione del popolo europeo e italiano in particolare. Vaste aree si dedicarono alla sua coltivazione, specialmente nella nostra Italia settentrionale, diventando uno dei primi prodotti agricoli come fonte di guadagno economico, essendo la sua resa per ettaro superiore a quella del grano, della segale o dell’orzo. Usualmente nelle case lombarde, ma anche venete e piemontesi, si pranzava e si cenava con mais, non mancando, sulle tavole, la famosa polenta. Sennonché, poco a poco iniziarono a presentarsi, fra gli abitanti, sintomi di alterazioni alla cute, alle mucose: la pelle delle mani, delle gambe, delle braccia e del collo diventava ruvida sino a desquamarsi, si avvertivano problemi digestivi e nervosi, dimagrimento, insonnia, debolezza. Era la pellagra o come la denominava in quel tempo Francesco Frapoli di Milano pelle agra, cioè la mancanza di vitamina PP (dall’inglese Pellagra Preventing), niacina o vitamina B3. Tale vitamina è presente nel latte, nella verdura, nei cereali, però non nel mais. In Italia iniziò a diffondersi sin dai primi del 1700 proprio fra i contadini della Lombardia, grandi consumatori del vegetale, sino ad assumere dimensioni preoccupanti intorno al 1750. Addirittura si aprirono delle case di cura chiamate pellagrossari. I medici non riuscivano a capire le cause, alcuni affermavano essere colpa del clima, altri del troppo lavoro, altri ancora dell’insolazione estiva. Le analisi erano vane, le cure inutili. Poi, col tempo, dopo aver individuato i motivi, si cercò di convincere il popolo a variare la dieta, diversificando la nutrizione e diminuendo il consumo di mais, ingerendo più proteine. Era un cambio difficile per la mentalità dell’epoca, si dovettero attendere gli inizi del 1900 per avere dei risultati, intanto la pellagra aveva mietuto migliaia di vittime, in modo particolare nelle campagne. Per tranquillizzarci, oggi le varietà di mais coltivate non sono quelle di una volta, oltre al fatto che la nostra dieta è più varia.
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