Anche in Canada problemi con il vaccino

E’ di ieri la notizia, resa nota dalla stessa Organizzazione Mondiale della Sanita’, secondo cui le autorita’ canadesi stanno procedendo ad accertamenti in relazione alle gravi reazioni allergiche determinate dai vaccini contro l’influenza suina della GlaxoSmithKline, dopo avere gia’ ritirato dalla distribuzione un intero lotto del prodotto.

Nello scarno comunicato diramato dal portavoce dell’OMS Thomas Abraham, non viene reso noto il numero delle persone che sono state oggetto delle reazioni allergiche, ne’ la gravita’ dei sintomi riscontrati, ne’ tanto meno lo stato di salute attuale dei soggetti vittima dell’allergia. In compenso Abraham, pur dichiarando di non avere ancora compreso cosa sia accaduto in Canada, si sente comunque in dovere d’insistere nel raccomandare la vaccinazione, dichiarando che per quanto riguarda la gran parte dei 30 decessi finora riscontrati in seguito all’inoculazione del vaccino, non e’ ancora stata dimostrata una sicura correlazione. Ed aggiungendo che in ogni caso tali decessi rappresentano una frazione infinitesimale assolutamente nella media, in proporzione alle 65 milioni di dosi di vaccino finora somministrate.

Quello che piu’ induce a riflettere, oltre allo stillicidio attraverso il quale vengono ‘balbettate’ le notizie sull’argomento, spesso prive di numeri, dati e coordinate per orientarsi e’ il pressappochismo con cui le autorita’ sembrano affrontare la questione. Quando infatti si e’ disquisito intorno all’eventuale pericolosita’ del vaccino contro l’influenza H1N1, ventilando la possibile insorgenza di problemi ad esso correlato, cosi come abbiamo fatto in molti negli ultimi mesi, non si e’ mai paventata un’immediata moria dei soggetti vaccinati, come mosche poste di fronte al DDT. Al contrario si e’ tentato di analizzare le conseguenze del medicinale e la sua eventuale nocivita’ per la salute umana, non tanto nell’immediato quanto piuttosto nel medio e lungo termine. E si e’ contestato a piu’ riprese (come ha fatto anche il ministro della Salute polacco) il fatto che la sperimentazione messa in atto dalle case farmaceutiche non offra garanzie adeguate anche e soprattutto in relazione al ristrettissimo asse temporale preso in considerazione.
Proprio in virtu’ di cio’ le rassicurazioni di Abraham, che si dichiara ancora all’oscuro di cosa sia accaduto in Canada, imperniate sul fatto che le morti fulminanti eventualmente determinate dal vaccino sono tutto sommato percentualmente trascurabili e rientrano nella media, ci paiono fuori luogo e non ci rassicurano affatto. Al contrario ci sembra altamente scorretto l’atteggiamento dell’OMS che di fronte ad un virus influenzale la cui pericolosita’ continua a manifestarsi oggettivamente molto bassa, si sente in dovere di raccomandare l’utilizzo di un vaccino le cui conseguenze immediate e soprattutto future continuano ad allignare nel regno dell’imponderabile.Pubblicato su Terranauta (Tratto da: http://ilcorrosivo.blogspot.com)

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