Adiconsum: sull’acqua non si specula

Il responsabile Paolo Landi annuncia: ‘Se la normativa non sara’ modificata appoggeremo un referendum abrogativo’

L’Adiconsum interviene con decisione sulla vicenda della privatizzazione dell’acqua. ‘C’e’ bisogno di un’Autorita’ ”’ ha spiegato Paolo Landi ”’ non possiamo permettere che l’acqua diventi un bene su cui speculare. E’ grazie al ruolo del ‘pubblico’ se le tariffe sull’acqua in Italia sono rimaste contenute rispetto alle dinamiche che hanno avuto negli altri Paesi europei. C’e’ bisogno di investimenti per migliorare la rete e garantire un servizio di qualita’ ai consumatori. Il bando di gara deve essere un vincolo per tutti’.

L’apertura sulle modifiche tariffarie, da parte dell’Adiconsum, e’ vincolata a ‘precisi programmi di investimento, sui consumatori non hanno mai detto ‘no’ poiche’ sono consapevoli che per avere un servizio di qualita’ occorre investire’.

Dal momento che nella rete idrica non esiste concorrenza ‘obbligare a privatizzare anche laddove il servizio e’ svolto in modo efficiente da societa’ pubbliche ”’ sostiene ancora Landi ”’ e’ un’imposizione inaccettabile, cosi come previsto dal testo di legge. Significa aprire la strada alla ‘privatizzazione’ del servizio acqua, come e’ gia’ avvenuto in altri Paesi europei. Ricordiamo che in Francia, a partire da Parigi, si e’ tornati all’acqua del ‘sindaco’.

Adiconsum chiede infine che si realizzi un’Autorita’ di regolazione con pieni poteri a fianco di quella gia’ presente per la rete elettrica e gas con articolazioni regionali. In assenza di modifica al testo approvato alla Camera, l’associazione appoggera’ le iniziative di referendum abrogativo.

(Tratto da: http://www.inviatospeciale.com/)

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