La ricetta per una vita sana

INTERVISTA VIRTUALE A LINUS PAULING

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DI MARCELLO PAMIO

Per omaggiare e soprattutto far conoscere al pubblico il suo importante lavoro, abbiamo pensato di intervistare virtualmente Linus Pauling (1901 – 1994). Le risposte sono estrapolate dal libro: «Come vivere piu’ a lungo e sentirsi meglio», senza ovviamente modificare il senso delle parole e il pensiero del grandissimo scienziato americano.

D: Dottor Pauling, lei e’ l’unico scienziato al mondo ad aver ricevuto ben due Premi Nobel per categorie diverse: quali sono queste categorie?

R: Ho ricevuto il Premio Nobel per la Chimica nel 1954, e per la Pace nel 1962.

D: Nonostante i numerosi studi, pubblicazioni e ricerche, ha avuto persino il tempo per codificare la cosiddetta «medicina ortomolecolare». Ci puo’ spiegare cos’e’?

R: Ho coniato il termine «medicina ortomolecolare» per indicare il mantenimento della buona salute e il trattamento delle malattie attraverso la variazione della concentrazione di sostanze che sono generalmente presenti nel corpo umano e sono necessarie per la salute.
Per la Vitamina C, credo che il trattamento di una malattia attraverso il ricorso a sostanze che, come, l’acido ascorbico, sono normalmente presenti nel corpo umano e necessarie alla vita, sia da preferirsi a un trattamento che comporti il ricorso a potenti sostanze sintetiche o a estratti delle piante che possono avere, e generalmente hanno, effetti collaterali indesiderabili.
L’uso terapeutico di grandi quantita’ di vitamine, che viene chiamato «terapia megavitaminica», e’ un procedimento molto importante nella medicina ortomolecolare.

D: Quindi lei sostiene l’importanza delle vitamine nella terapia di moltissime malattie: cosa ci puo’ dire a proposito della Vitamina C?

R: La Vitamina C rafforza i naturali meccanismi di difesa, in particolar modo del sistema immunitario e aumenta l’efficacia degli enzimi nel catalizzare le reazioni biochimiche. E’ necessaria per le reazioni vitali di idrossilazione, in particolare nell’ormone adrenalina e nella sintesi della molecola del collagene. Il collagene e’ una delle piu’ abbondanti proteine presenti nel corpo che va a costituire il tessuto connettivo (la materia plastica naturale del corpo: cartilagini, tendini, vasi sanguigni, ecc.).

Un’elevata assunzione di Vitamina C aiuta a controllare molte malattie: non solo il comune raffreddore, ma anche altre, virali e batteriche, come l’epatite, e altre ancora, assolutamente non correlate fra loro, come la schizofrenia, i disturbi cardiovascolari e il cancro. Il dott. Claus W. Jungerblut, dell’Universita’ della Columbia, nel 1935 riferi che la Vitamina C ad alte dosi rende inattivo il virus della poliomielite, dell’herpes, del vaiolo bovino e quello dell’epatite. Non solo, la Vitamina C rende inattivi pure i batteri e le loro tossine (difterite, stafilococco, dissenteria, ecc.)

D: Uno dei problemi piu’ seri della nostra societa’ sono le malattie cardiovascolari. Nonostante l’immenso bagaglio farmaceutico messo a disposizione dalle corporazioni della chimica, ogni anno muoiono moltissime persone nel mondo. In questo caso la Vitamina C puo’ essere d’aiuto, oppure no?

R: Le patologie cardiache costituiscono la principale causa di morte nei paesi industrializzati. Sono convinto che il tasso di mortalita’ relativo a queste patologie a ogni eta’ potrebbe essere diminuito in maniera notevole, probabilmente ridotto a meta’, attraverso un uso appropriato della Vitamina C.

D: Viste le proprieta’ eccezionali di questa vitamina, non capisco perche’ le case farmaceutiche non s’interessano della Vitamina C!
O meglio, so bene qual e’ il motivo, ma vorrei sentire la sua opinione!

R: La mancanza d’interesse delle multinazionali risiede nel fatto che la Vitamina C e’ una sostanza naturale che e’ disponibile a bassi costi e che non puo’ essere brevettata!

Proprio come pensavo. Sempre la solita minestra: una sostanza, nonostante le proprieta’ terapeutiche, non viene presa in considerazione dalle corporazioni della chimica se non produce ritorni economici enormi.

D: Dottor Pauling, la RGR della Vitamina C (Razione Giornaliera Raccomandata) consigliata dal ministero dell’Alimentazione e della Nutrizione e’ di 60 milligrammi al giorno. Lei invece parla di svariati grammi al giorno’¦

R: Le RGR relative alle vitamine, sono le dosi che hanno la probabilita’ di prevenire nelle persone «di salute normalmente buona» la morte per scorbuto, beri-beri, pellagra, o altre malattie da carenza vitaminica, ma non sono le dosi che fanno acquistare alla gente uno stato ottimale di salute.

Per un essere umano, 2300 milligrammi (2,3 grammi) al giorno di acido ascorbico sono inferiori al tasso ottimale di assunzione di questa vitamina. Da numerosi studi risulta che l’assunzione ottimale di Vitamina C per un essere umano adulto varia da 2,3 grammi a 10 grammi al giorno. Le differenze biochimiche individuali sono tali che, su una vasta popolazione, il tasso di assunzione puo’ essere incluso tra i 250 milligrammi e i 20 grammi, o anche piu’, al giorno.

D: Ma dosi cosi elevate non sono pericolose per la salute?

R: L’acido ascorbico nella letteratura medica e’ descritto come «virtualmente non tossico». Alcune persone hanno ingerito dai 10 a 20 grammi di Vitamina C al giorno per 25 anni senza che si producessero calcoli renali o altri effetti collaterali. Un ammalato di cancro ne ha presi 130 grammi al giorno per 9 anni, ricavandone beneficio. Non e’ mai stato segnalato alcun caso di morte per una ingestione massiccia di acido ascorbico e neppure alcuna malattia seria.

D: Ma non basta la Vitamina C contenuta negli alimenti?

R: Il ricercatore Irwin Stone, nel 1965, rilevo’ che gli esseri umani e altri primati come la scimmia rheus, non sanno sintetizzare la Vitamina C e la richiedono come vitamina integrativa.
Una volta che una specie ha perso tale capacita’ di produrla autonomamente, essa dipende, per la sua esistenza, dalla possibilita’ di trovarla nel cibo a disposizione. Pero’, visto che la maggior parte delle specie animali non hanno perso questa capacita’ (ad esclusione dell’uomo), significa che la quantita’ di acido ascorbico generalmente presente nel cibo non e’ sufficiente a fornire la dose ottimale.

D: Quindi se ho capito bene: l’uomo, avendo perso la capacita’ di sintetizzare la Vitamina C autonomamente, necessita’ di un apporto esterno attraverso il cibo. Ma il cibo non e’ ricco a sufficienza per soddisfare questo fabbisogno! Come possiamo allora integrare l’acido ascorbico?

R: La Vitamina C, o acido ascorbico, e’ una polvere bianca cristallina che si scioglie in acqua. La sua soluzione ha un sapore acido, che ricorda quello dell’arancia. Essa puo’ essere assunta oralmente, anche sotto forma di sali dell’acido ascorbico, in particolare come ascorbato di sodio e ascorbato di calcio. Tuttavia solo questi ultimi due, che sono sali, possono essere iniettati per via endovenosa, poiche’ diversamente la soluzione acida danneggia le vene e i tessuti.

D: Lei ha criticato molto lo zucchero, come mai? Ci sono evidenze scientifiche della sua pericolosita’ per la salute?

R: Da numerosi studi siamo portati a concludere che gli uomini che ingeriscono molto zucchero corrono rischi di gran lunga maggiori di ammalarsi di cuore, in un’eta’ variante fra i 45 e i 65 anni, rispetto a quelli che ne ingeriscono quantita’ inferiori. L’incidenza di malattie coronariche, inclusa l’angina pectoris, va di pari passo con l’aumentato consumo di zucchero, e non e’ affatto correlata con il consumo di grassi animali o dei grassi in genere.

Il metabolismo del saccarosio ( zucchero) produce al primo stadio uguali quantita’ di glucosio e di fruttosio. Il glucosio entra direttamente nei processi metabolici che forniscono l’ energia alle cellule del corpo, il metabolismo del fruttosio invece procede in parte per una direzione diversa, che prevede la produzione di acetato, precursore del colesterolo che sintetizziamo nelle cellule del fegato. In uno studio clinico della massima serieta’, e’ stato dimostrato che l’ingestione del saccarosio porta a un aumento della concentrazione di colesterolo nel sangue.

D: Per concludere, qual e’ la sua ricetta, se ne ha una, per stare bene e vivere a lungo?

R: Ecco i punti fondamentali del regime:
1) Integrare l’alimentazione con notevoli quantita’ di Vitamina C (da 6 a 18 grammi), Vitamina A, E, B.
2) Assumere minerali (calcio, ferro, rame, magnesio, zinco, cromo, selenio, ecc.)
3) Ridurre l’assunzione di zucchero
4) Mangiare cio’ che piace, ma in maniera moderata
5) Bere molta acqua e pochi alcolici
6) Fare attivita’ fisica
7) Non fumare
8) Evitare ogni forma di stress

La caratteristica principale rimane comunque l’apporto di vitamine, soprattutto di Vitamina C!

Marcello Pamio
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(Tratto da: http://www.stampalibera.com)

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