La Norvegia ha deciso, per motivi etici, di ritirare i propri fondi pubblici da un gruppo minerario sudafricano, accusato di essere all’origine di danni ambientali in Papuasia Nuova-Guinea, dove ha sfruttato una miniera d’oro. La Banca di Norvegia, che gestisce il fondo, cederà così i propri titoli della Drd Gold, che a inizio anno si aggiravano sui 500.000 euro. Secondo il governo di Oslo, il gruppo sudafricano detiene circa il 79% della Emperor Mines, azienda che sfrutta la miniera di Tolukuma in Papua Nuove-Guinea: “Ogni giorno la miniera versa 430 tonnellate di rifiuti nei fiumi, provocando un deposito significativo di metalli nell’ecosistema, soprattutto di mercurio, cadmio, cromo, arsenico, nichel e piombo”, ha detto il ministero delle finanze del paese. Il fondo norvegese è regolato da norme etiche che impediscono investimenti in fabbriche d’armi “particolarmente inumane” (come quelle chimiche, nucleari, biologiche o le mine anti-uomo) e in gruppi colpevoli di violazioni dei principi umanitari o dei diritti umani, di corruzione o di danni all’ ambiente. Drd Gold è la 22/esima società a essere privata di investimenti pubblici norvegesi e la seconda, dopo il gruppo minerario americano Freeport, per ragioni puramente ambientali.
Fonte: e-gazette
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