Strage di schiavi cinesi: il New York Times smaschera Apple

rti e feriti, disperazione, suicidi a catena: dietro l’iPhone, l’inferno. ‘Stay hungry, stay foolish’, raccomandava il guru Steve Jobs. Detto fatto: il ‘New York Times’ l’ha preso in parola e, con un’inchiesta gia’ in odore di Premio Pulitzer, ha smascherato l’orrore: la Foxconn, succursale cinese della Apple, era un lager per lavoratori-schiavi. E ora, sotto la pressione dell’opinione pubblica, la ‘fabbrica della morte’ ha riconosciuto le incredibili violazioni che in tutti questi anni hanno oppresso la salute e il portafoglio di piu’ di un milione e duecentomila dipendenti, arricchendo Jobs e gli altri capitani dell’hi-tech: dalla Dell all’Hp. Tutto nasce dalla denuncia della Fair Labor Association, super-sindacato internazionale, che ha messo alle corde la compagnia statunitense: e ora Tim Cook, l’erede di Jobs, ha ammesso lo sfruttamento e si e’ fatto fotografare tra gli operai cinesi di Zhengzhou, promettendo di cancellare questa vergogna mondiale. (continua…) (Approfondisci la notizia su: http://www.libreidee.org)

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