gliare gli sprechi della spesa pubblica, gonfiati dalla ‘casta’ del pubblico impiego? Balle: l’Italia e’ scesa al di sotto della media Ocse per numero di occupati nella pubblica amministrazione. Dal 2006 al 2011, lo Stato ha tagliato 232.000 dipendenti pubblici. Una drastica ‘spending review’ sostanziale, in ossequio all’ideologia neoliberista di Bruxelles, cominciata molto prima delle invettive di Brunetta contro i ‘pelandroni’ o l’allarme scatenato da Grillo. Oltre alla salutare denuncia di sprechi intollerabili, la strana stagione delle crociate contro i privilegi della ‘casta’ ha prodotto il disastro definitivo del tecno-governo ‘nominato’ dalla Troika. A conti fatti, stanno letteralmente ‘smontando’ lo Stato, costantemente sotto ricatto finanziario a partire dall’adesione all’Eurozona. Ora siamo alla ‘terza fase’ dell’austerita’, quella senza ritorno: devastazione dell’economia nazionale e, naturalmente, privatizzazione lucrosa dei servizi pubblici, a danno dei cittadini. (continua…) 
   (Approfondisci la notizia su: http://www.libreidee.org)
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