Prima vedere moneta, poi dare cammello

Una relazione che ha messo un dito nella piaga di quest’Italia cosi malandata: “Il Paese arretra, abbiamo perso 10 anni” e ancora, ferma con lo sguardo diretto alla platea e alle autorita’: L’Italia “ha gia’ vissuto il suo decennio perduto”in termini di “minore competitivita’” e di “mancata crescita”. Ora “dobbiamo muoverci in fretta. Il tempo e’ un fattore discriminante”.
Un impegno e monito che ha trovato sponda anche nel Ministrodel (non) Lavoro Maurizio Sacconi con la proposta per costruire un nuovo Statuto dei lavori.E facendo l’occhiolino ad una parte dell’opposizioneparlamentare ricorda che: “Ci sono proposte di una parteriformista dell’opposizione su uno schema di riformacomplessiva che considera anche la flessibilita’ in uscita”. Per finire la sua relazione con un messaggio benaugurante e di fiducia per la classe lavoratrice: “Queste proposte hanno in comune il riequilibrio delle tutele tra i lavoratori troppo garantiti e i giovani dal futuro sospeso. Occorre proteggere i lavoratori dalla perdita di reddito, non dalla perdita del posto di lavoro”. Ho provato ad intervenire alzando la mano dal fondo della sala tra un applauso e un altro sventolando il mio pass. Ho provato a dire che ero di Finansol.it  ma non c’e’ statoverso. Ho quindi rilasciato una dichiarazione a “ilsole24ore” giornale degli industriali certo che cosi anche Emma avrebbe potuto riceverlo e farlo proprio. Ve lo riporto per evitare di dover comprare il giornale domani:”Vedi che piano piano la Emma viene sulle nostre posizioni: “occorre proteggere i lavoratori dalla perdita di reddito, non dalla perdita del posto di lavoro”. D’accordo, lasciateci a casa e mandateci lo stipendio a domicilio. Anzi, in ordine cronologico prima si fa una legge per il reddito di cittadinanza e poi sulla flessibilita’ in uscita. Prima vedere moneta, poi darecammello. (Tratto da: http://www.finansol.it)

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