di: Ugo Gaudenzi * direttore@rinascita.eu
La notizia e’ stata riportata sic et simpliciter cosi: ‘I giovani sono in via di estinzione. Negli ultimi 10 anni, dal 2000 al 2010 abbiamo perso piu’ di 2 milioni di cittadini di eta’ compresa tra i 15 e i 34 anni’.
Allo stesso tempo gli italiani di oltre 65 anni sono aumentati di 1 milione 896 mila unita’.
Queste le aride parole del direttore del Censis, Giuseppe Roma, pronunciate prima dell’audizione, martedi, presso la Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera, dove era all’esame il tema dell’accesso al mercato del lavoro.
I giovani sono ‘merce rara’, ha chiosato Roma, spiegando che si tratta di dati pessimi.
Beh, non ci voleva mica tanto a sfornare un’analisi simile.
Piuttosto, chi si e’ sinceramente chiesto perche’ siamo di fronte a questa crisi?
Quale desertificazione sociale ha reso impervio il cammino alla gioventu’, prima parcheggiata nelle scuole, quindi privata di sbocchi di lavoro, di servizi sociali, di sostegni alle nuove famiglie? O, peggio, avviata all’emarginazione da droghe, mode e affini? Chi ha introdotto in Italia questa concezione egoista della vita? Quale cultura aliena ha stravolto le nostre radici, la nostra identita’ nazionale, la nostra terra e il nostro popolo?
A noi e’ noto. Ma i deputati preferiscono non sapere.
(Tratto da: http://www.stampalibera.com)
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