A Roma si sperimenta una nuova idea di legame tra citta’ e campagna con l’orto biologico a distanza. L’iniziativa di filiera corta arriva dall’Associazione Italiana per l’Agricoltura biologica e si propone come una valida e desiderata alternativa alla distribuzione organizzata. Il merito va soprattutto ai cittadini che hanno deciso di coltivare un orto, una tendenza che si sta ampliando e differenziando nel tempo.
Arriva a Roma il primo orto biologico a distanza
Non si tratta di un ennesimo gioco virtuale alla farmville, ma di un orto vero e proprio, composto dalla terra, semi e piante che danno frutti e ortaggi veri. Da oggi i romani possono prendere in affitto un appezzamento di terra, scegliere on-line le piante da mettere a dimora e affidarne la cura ad agricoltori esperti che seguiranno i criteri della produzione biologica, oltre che la stagionalita’ delle produzioni.
L’orto biologico a distanza, garantito dal marchio Garanzia AIAB, nasce da una collaborazione tra l’Aiab (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica) e l’azienda Le Spinose e coprira’ la zona di Roma e dell’agro romano. Cosi ora, collegandosi al portale Le verdure del mio orto, anche i romani possono divertirsi a creare il proprio orto a distanza. Gli appezzamenti di terreno sono disponibili in dimensioni diverse per adattarsi alle esigenze di tutti: si parte da 16 euro per un orto di 30 mq e una fornitura settimanale di 3-4 kg di orto-frutta per arrivare a 34 euro per 11-12 kg di verdure. Per quantitativi superiori (ristoranti, gruppi di acquisto) il prezzo e’ su richiesta.
‘Siamo molto soddisfatti di poter inaugurare questa iniziativa di filiera corta che non solo crea un rapporto diretto tra produttore e consumatore e rappresenta l’ennesimo canale per fruire dei prodotti biologici in garanzia AIAB – commenta Andrea Ferrante, presidente nazionale dell’Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica (AIAB) – ma si inserisce nell’ambito di una tendenza sempre piu’ diffusa: la ‘rivincita’ della campagna sulla citta’. Mentre infatti le aree urbane e la crescente cementificazione del territorio sottraggono spazio alla campagna, la campagna torna nelle citta’.
Merito del 25% degli italiani che hanno deciso di coltivare un orto, per quanto di dimensioni limitate, nel giardino di casa, sul terrazzo, o in spazi di verde pubblico messi a disposizione dai Comuni. Una tendenza che si sta ampliando e differenziando sempre piu’ e alla quale contribuiscono ormai in modo importante che gli orti a distanza’ .
L’orto biologico a distanza dimostra come il settore del biologico sia dinamico, innovativo e in grado di sperimentare nuove strategie per rispondere alle diverse esigenze. Al contrario della grande distribuzione organizzata che necessita di tempi piu’ lunghi per rinnovarsi e avvicinarsi alle persone. Non e’ infatti un caso che i consumatori di biologico si stiano orientando sempre piu’ verso i canali della vendita diretta, dell’e-commerce e dei gruppi di acquisto solidale.
(Tratto da: http://www.ariannaeditrice.it)
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