Berluscolandia, il paradiso della corruzione

(Fonte: Inviatospeciale.com/)

Nell’Italia in declino, i mariuoli sono gli unici a non rischiare la disoccupazione.

Il procuratore generale e il presidente della Corte dei Conti, Mario Ristuccia e Tullio Lazzaro, sono stati chiari. Tanto che le loro denuncia ieri sera era solo sussurrata dai telegiornali.

Per i due magistrati amministrativi la corruzione nel 2009 ha fatto registrare un aumento di denunce alla Guardia di Finanza del 229 per cento rispetto all’anno precedente. L’aumento degli episodi di concussione e’ stato invece del 153 per cento.

Ristuccia nella sua relazione ha detto che la corruzione dilaga nella pubblica amministrazione: il Ministero dell’Interno, i Comandi dei Carabinieri e della Gdf, nel solo periodo gennaio-novembre 2009 hanno denunciato 221 reati di corruzione, 219 di concussione e 1714 reati di abuso di ufficio, con un vertiginoso incremento rispetto all’anno precedente.

Per il presidente Lazzaro e’ assai “grave” la mancanza di “anticorpi” nella Pubblica amministrazione contro condotte illecite che causano “offuscamento dell’immagine dello Stato” e “flessione della fiducia che la collettivita’ ripone nelle amministrazioni e nelle stesse istituzioni del Paese”.

Per il procuratore generale la Toscana e’ in testa alla classifica delle regioni in cui la Corte dei Conti ha emesso il maggior numero di citazioni in giudizio per danno erariale: ben 21. Subito dopo la Lombardia con 18, la Puglia con 11, la Sicilia con 10, l’Umbria e il Piemonte con 7, il Trentino con 5, la Calabria con 4, il Lazio con 3, l’Abruzzo e l’Emilia Romagna con 2 ed infine la Liguria ed il Friuli Venezia Giulia con 1.

Lazzaro ha sostenuto che “la corruzione oggi e’ diventata soprattutto un fenomeno di costume” e che “il Codice penale non basta piu’, la denuncia non basta piu’. Ci vuole un ritorno all’etica da parte di tutti che io, purtroppo, non vedo”.

Per Ristuccia le numerose opere incompiute, ossia progettate e non appaltate o incomplete o inutilizzabili, determinano “E’no spreco di risorse pubbliche” che ha sostenuto come la corruzione determina “ingiustificati e fraudolenti aumenti di prezzo degli appalti pubblici”.

Per il procuratore generale, “le patologie maggiormente ricorrenti negli appalti pubblici di opere, beni e servizi sono rappresentate da quelle iniziative volte alla realizzazione di un’opera pubblica senza una previa, accurata verifica della sua concreta eseguibilita’ economica, tecnica, logistica. L’assenza o comunque la grave superficialita’ in tali casi di una analisi di fattibilita’ sono spesso le cause del sorgere, in corso d’opera, di una serie di difficolta’ di esecuzione del rapporto contrattuale e del conseguente fallimento dell’opera o del servizio appaltati, rendendosi cosi vano il dispendio di risorse finanziarie nel frattempo utilizzate”

E quando le ‘opere’ sono completate, ha concluso Ristuccia, si riscontrano “gravi e ripetute irregolarita’ nella gestione e nel collaudo dei lavori appaltati”.

Lo stato di degrado del Paese e’ sotto gli occhi di tutti e la responsabilita’ e’ senza ombra di dubbio di partiti politici che ormai gestiscono il potere come se fosse un affare privato.

Tuttavia la consapevolezza sulla gravita’ della situazione e’ bassa, perche’ i media inseguono il Palazzo in un balletto di pettegolezzi e retroscena senza fondamento e nascondono la ‘questione morale’, offrendo l’immagine di un Paese nel quale i ritardi nello sviluppo, la concreta decadenza delle infrastrutture essenziali, la mancanza di lavoro, il dissesto di sanita’, scuola, ricerca e pubblica amministrazione sono problemi di poco conto.

Berluscolandia sta implodendo e il lider maximo ed i suoi sostenitori lanciano proclami al vento, mentre l’opposizione e’ immobile. Quanto resistera’ ancora il castello di carta?

(Tratto da: http://www.inviatospeciale.com/)

Be the first to comment on "Berluscolandia, il paradiso della corruzione"

Leave a comment