Privatizzare… espropriare appropriarsi di tutto

Privatizzare…Espropriare,  fonte: Rinascita.eu

Privatizzare…In principio era Amato…L’Illustre Professore, che qualcuno si ostina ancora a dichiarare socialista, fu atroce protagonista di una doppia stangata al popolo italiano: una mega manovra di 90 mila miliardi di lire – diventati una volta e mezzo con gli interessi – per salvare la lira svalutata da Ciampi eamp;Co., e il varo forzato delle svendite di ogni gioiello industriale pubblico italiano ai privati.
Subito seguito dai Prodi – (Iri, Sme, Nuovo Pignone, Ilva, Enel, Telecom Italia, pezzi di Eni, banche a partecipazione statale e cosi via) pronubo Draghi – e dai D’Alema (che si accontento’ di concedere incostituzionalmente denaro pubblico alle scuole private, principalmente cattoliche, e di inventare il precariato del lavoro e il nuovo caporalato).

Ai governi di centrodestra? Le briciole, a dispetto del loro conclamato liberalismo doc.
Fatti fuori dall’abbuffata piu’ grande, eccoli dunque raschiare il barile: le autostrade, le municipalizzate ancora superstiti da trasformare in spa fino ad arrivare, giu’ sempre piu’ in giu’, in queste settimane, alla privatizzazione dell’acqua, delle forze armate, della protezione civile.
Che cosa si inventeranno, ora? Che cosa resta da rapinare al popolo italiano?
La vita. Il futuro.
(Ma si stanno dando da fare: di spettacolo in spettacolo, di droga in droga, di malaffare in malaffare, di ingiustizia in ingiustizia, stanno riuscendo a privatizzare – a favore delle oligarchie del mercato – anche i nostri residui limiti di sopravvivenza).
U.G.

Espropriare…La smania delle privatizzazioni si e’ spinta ormai oltre ogni limite. Nel corso dell’ultimo Consiglio dei ministri e’ stata infatti deliberata la privatizzazione formale del Dipartimento per la Protezione Civile.
L’organo presieduto da Guido Bertolaso diventera’ una societa’ per azioni controllata dal ministero del Tesoro. Pur nell’aria da tempo, Bertolaso aveva liquidato come chiacchiere le ipotesi avanzate tre settimane fa dal ministro Elio Vito. Punto qualificante: il nuovo soggetto per la gestione delle emergenze avrebbe potuto reclutare il personale con modalita’ di tipo privatistico. E questo anche se oggi la protezione civile rappresenta sicuramente un polo di eccellenza della gestione pubblica: ne’ risultati negativi ne’ inutili sperperi.
Il testo, proprio per l’importanza del ruolo degli enti locali, ha scatenato le ire dell’Anci e del presidente della Conferenza delle Regioni, l’emiliano Vasco Errani, ma le sue preghiere sono evidentemente rimaste inascoltate dagli inquilini di Palazzo Chigi. La Protezione Civile diventera’ un grande ente appaltatore per gestire i ricchi appalti legati alle (infinite) emergenze sociali e ambientali. Il governo ha quindi deciso che il nuovo soggetto dovra’ essere gestito con criterio economicistico, si dovra’ quindi puntare almeno al pareggio di bilancio. Una scelta molto discutibile: come dire che si vuole trarre profitti da terremoti e calamita’ naturali…br /> Tutto sulla pelle dei cittadini.
Matteo Mascia G.M.

(Tratto da: http://www.stampalibera.com)

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