(Fonte: Inviatospeciale.com/)
Dopo un anno di propaganda allarmistica, che succedera’ nel 2010?
L’anno appena concluso e’ stato uno dei periodi piu’ fortunati della storia. La pandemia suina ci ha sfiorati di un millimetro, i pochi superstiti ancora in vita devono essere grati ai loro governi per le preziose dosi di vaccino acquistate e distribuite in tempi ultra rapidi.
In Italia Topo Gigio e’ stato molto indaffarato quest’anno: tra influenza stagionale ed influenza A, era sempre sui giornali, alla radio, in televisione, a propagandare un vaccino che pochi, tra medici, soggetti a rischio, donne in gravidanza, e bambini hanno fatto.
Chi lo ha incaricato di darsi questo gran da fare non e’ soddisfatto: ‘Dobbiamo avere una forma mentale che ci faccia capire l’importanza di vaccinarsi per proteggerci’, ha detto il ministro per la Salute Ferruccio Fazio, riaffermando l’utilita’ del vaccino, anche al di la’ dei dati ufficiali sulla pericolosita’ della ‘cosiddetta’ pandemia.
Il 18 dicembre l’Organizzazione Mondiale della Sanita’ (Oms) ha affermato che il picco epidemico e’ superato. Il numero dei decessi attribuiti al virus sono stati 10582 a livello mondiale, 1570 in Europa. In Italia i casi stimati sono stati al 27 dicembre 2009, 3.950.000 casi (a partire dal 19 ottobre quando e’ iniziata la sorveglianza Influnet).
E’ verosimile che siano stati molti di piu’, perche’ l’influenza A ha avuto un decorso benigno, e molti casi non sono stati identificati. I casi mortali sono stati 193 (il tasso di letalita’ stimato dal nostro Ministero e’ dello 0,0048%, contro lo 0,2% dell’influenza stagionale). Il bilancio complessivo attuale non e’ quindi cosi drammatico come qualcuno temeva.
Sarebbe stato meglio spendere tutti quei soldi in altre iniziative, Non e’ stato bello sapere che gli accordi di fornitura stipulati dal Governo con la multinazionale farmaceutica Novartis sono stati avvolti nel mistero piu’ totale. A cominciare dal costo delle 24 milioni di dosi commissionate che, secondo indiscrezioni, ammonterebbe a circa 200 milioni di euro.
Neppure la Corte dei Conti, pur avendo sollevato piu’ di qualche dubbio e riserva, e’ riuscita a fare luce su questo particolare contratto. La registrazione e’ avvenuta ‘al di fuori degli ordinari schemi contrattuali’, perche’ sono state ravvisate le stesse emergenze previste in caso di eventi calamitosi e di natura terroristica (Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3275 del 28 marzo 2003 ”’ Disposizioni urgenti di protezione civile per fronteggiare l’emergenza derivante dall’attuale situazione internazionale). Non siamo riusciti a vedere questi motivi di ‘eccezionalita’ e di somma urgenza’.
Ci spiace per Topo Gigio, ma non e’ stato convincente. Non e’ certo colpa sua: anche negli altri Paesi europei che avevano fatto scorte di vaccini c’e’ ora il problema di come eliminare l’eccesso delle fiale che riempiono i magazzini: smaltirli o piazzarli in qualche Paese africano?
Gli affideranno anche questo incarico? Potrebbe allora chiedere consiglio a qualche esponente del gruppo consultivo dell’Oms che ha il compito di elaborare le politiche globali e le strategie vaccinali, di indirizzare la ricerca, la tecnologia, lo sviluppo e la fornitura dei vaccini.
I membri permanenti di questo gruppo sono 15. Speriamo non si rivolga a quei 7 che, si e’ saputo in questi giorni, sono nei libri-paga dell’industria farmaceutica. Potrebbe approfittarne per chiedere il motivo per cui e’ stata cambiata la definizione di pandemia fra il primo ed il 9 maggio 2009. Il conflitto di interessi e’ diffuso in tutto il mondo.
Alessandro Cascia
(Tratto da: http://www.inviatospeciale.com/)
Be the first to comment on "Quanti affari sulla Salute"