‘E’ la riaffermazione della signoria della ‘Ndrangheta’. Cosi’, secco. Pochi fronzoli o giri di parole. Nessun sofismo, per Enzo Ciconte, su Rosarno.
Scrittore e politico italiano, docente di Storia della criminalita’ organizzata a Roma Tre, e’ tra i massimi esperti di dinamiche delle grandi associazioni mafiose e piu’ volte consulente della Commissione Antimafia. E’ nato a Soriano Calabro.
Da dove nasce questa necessita’ di riaffermare un ruolo?
E’ fondamentale analizzare i mutamenti economici della zona. Un tempo gli extracomunitari erano necessari per la raccolta degli agrumi, mentre da un paio di anni a questa parte, grazie ai finanziamenti della Comunita’ europea, conviene lasciarli sugli alberi, e poi farli marcire a terra. Tanto i soldi arrivano ugualmente.
Quindi niente piu’ lavoro?
Esatto. Gia’ un paio d’anni fa ci sono stati i prodromi di quanto accaduto giovedi’, con scontri e denunce. Oltre a un ampio servizio giornalistico della Bbc. Ma nessuno ha fatto niente.
Chi doveva intervenire?
Be’, sia il ministro dell’Agricoltura sia quello dell’Interno. Ma tutti e due sono la perfetta espressione di una cultura leghista applicata alle ragioni di governo. Maroni, in particolare, un anno fa ha promesso finanziamenti. A Gioia Tauro non sono mai arrivati. E oggi (ieri, ndr) dichiara: ‘Dobbiamo colpire il lavoro nero’. Ah si’, e come? Forse non sa che in Italia non esiste il reato di caporalato e che per il lavoro nero esiste solo una sanzione amministrativa.
Torniamo alla ‘Ndrangheta: come e’ intervenuta?
Gli africani hanno reagito perche’ si era sparsa la notizia dell’uccisione di quattro di loro. Con la contro-reazione di Rosarno le ‘ndrine hanno mandato un segnale: qui comandiamo noi, il territorio e’ nostro.
Quali famiglie comandano a Rosarno?
Due: i Pesce e i Bellocco. Gente di primo piano, famiglie confederate e posizionate ai confini di Gioia Tauro.
La serie ‘A’…
Si’, eccome. Non stiamo parlando della ‘Ndrangheta stracciona, ma di criminalita’ in grado di associarsi, di fare affari con i grandi gruppi internazionali. Come dimostra il blitz di un paio di settimane fa a Gioia Tauro, con i cinesi in primo piano.
In che ambiti investono?
Droga, riciclaggio e investimenti vari. Hanno in mano quasi tutti i centri commerciali della zona; hanno subappalti sull’Autostrada del Sole. E ramificazioni al centro-nord e all’estero.
La forza riconosciuta della ‘Ndrangheta e’ quella di non far mai parlare di se’. Eppure questa volta…
Non cambia niente. Voi giornalisti accendete i riflettori per qualche giorno. Poi torna il silenzio, assieme al risultato acquisito.
Tra poco ci saranno le elezioni, e’ gia’ si sta parlando di pacchetti di voti ‘venduti’…
Si’, ma oltre alle regionali, anche Rosarno avra’ il suo nuovo sindaco: sono proprio curioso di vedere chi sara’ eletto. Ma il vero problema sono i segnali che arrivano a livello nazionale.
Quali?
Lo ‘scudo fiscale’, i beni mafiosi all’asta, le intercettazioni telefoniche e la riorganizzazione tra magistratura e polizia giudiziaria. Il segnale e’ chiaro: i latitanti dentro e spazio libero ai ‘colletti bianchi’ della grande criminalita’ organizzata. Insomma, quest’ultimi possono anche alzare la testa, in tutta tranquillita’, esattamente come a Rosarno.
Da Il Fatto Quotidiano del 12 gennaio
(Tratto da: http://antefatto.ilcannocchiale.it)
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