Portogruaro, un esempio concreto di eco-sostenibilita’

La cittadina di Portogruaro, nota per aver adottato da cinque anni a questa parte una politica di sostenibilita’ energetica e sviluppo delle fonti rinnovabili, integra il proprio progetto con un nuovo Piano Casa con misure ancor piu’ restrittive.

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Portogruaro compie un ulteriore passo verso la sostenibilita’ energeticaPortogruaro compie un ulteriore passo verso la sostenibilita’ energetica. La cittadina in provincia di Venezia in cui si vive ‘bene e in pace’, quella che gia’ da cinque anni combatte con successo gli sprechi energetici e le emissioni nocive, presenta adesso un nuovo Piano Casa, con regole ancor piu’ restrittive e limitazioni alla costruzione mirate a ridurre l’impatto ambientale delle abitazioni.

‘Vivere bene e in pace’ e’ il motto del comune di Portogruaro fin dal 2004 anno in cui, in reazione al progetto di costruzione di una centrale turbo gas, si formo’ un gruppo politico rosso-verde che prese il nome di ‘Citta’ Futura’. Tale gruppo si candido’ alle successive elezioni comunali con un programma basato sul ‘no’ alla centrale e sulle energie pulite ed ottenne l’elezione di due consiglieri comunali (su dodici) ed un assessore.

Da allora e’ partito il progetto ‘Portogruaro citta’ solare’. Abbandonata definitivamente l’idea della centrale turbo gas, il comune si e’ concentrato sulla riqualificazione energetica dei suoi edifici, sullo sviluppo delle fonti rinnovabili, sulla riduzione del consumo del territorio.

Vivere – dunque abitare, lavorare, spostarsi, divertirsi – bene e in pace e’ anche l’obiettivo di questa ultima riforma, che vuole garantire a tutti il diritto alla casa senza necessariamente costruire ancora, e riducendo al minimo l’impatto ambientale delle abitazioni. Come? Ristrutturando, offrendo incentivi alle strutture piu’ sostenibili, premiando gli edifici con migliore ottimizzazione energetica.

Analizziamo i punti del piano. Ogni cittadino, persino il piu’ povero, avra’ diritto ad una abitazione dignitosa. Tale diritto, sara’ messo in atto senza ulteriore consumo di suolo: pochissime nuove abitazioni dunque, privilegiando il recupero degli stabili preesistenti. Le abitazioni dovranno rispettare canoni di qualita’ e sostenibilita’, presentare costi ridotti – requisito necessario per garantire una casa a tutti – ed essere costruite nel rispetto della legge. Niente abusi ne’ evasioni fiscali, ma l’obbligo di autorizzazioni amministrative e relativi certificati.

Per raggiungere questi obiettivi il comune prevede di applicare alcuni provvedimenti fra cui l’autorizzazione a demolire e ricostruire solo per edifici fatiscenti, non piu’ compatibili con le zone del piano regolatore o all’interno di aree di degrado, la richiesta obbligatoria dei certificati di agibilita’ e messa in sicurezza sismica di ogni edificio, l’esclusione di ogni premio di costruzione ad eccezione degli edifici ad alto indice di sostenibilita’ ed ottimizzazione energetica.

Un piano semplice ed efficace che si inserisce in un contesto cittadino gia’ ampiamente sensibilizzato ai temi del risparmio energetico, dell’eco-sostenibilita’, della decrescita. Una filosofia che punta a cambiare partendo dal basso, dalla mentalita’ del cittadino, dalla piccola opera di recupero, dall’intervento casa dopo casa. Senza grandi stravolgimenti, ne’ onerosi interventi: non una rivoluzione, ma un percorso lento, graduale. E il miglioramento della qualita’ della vita, evidente a tutti i cittadini, rende piu’ facile rispettare le leggi, accettare di ridurre gli sprechi, risparmiare energia. Imparare una volta per tutte che si puo’ vivere meglio consumando di meno.

(Tratto da: http://www.ariannaeditrice.it)

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