
La Sicilia mette in mostra i tesori del palato in una esclusiva guida, dal titolo “L´isola dei sapori”, che raccoglie 100 aziende agrituristiche, che garantiscono la genuinità dei loro prodotti messi in vendita direttamente nei casali di campagna. Cento aziende, cento diversi percorsi del gusto, da un capo all´altro dell´isola, per dei week-end all´insegna del relax e della buona cucina e della spesa sicura, saltando da un´azienda specializzata nei formaggi, nell´olio o nei dolci ad alcune tra le più famose cantine.
Tra le imprese in elenco anche quelle di big del vino come i Tasca d´Almerita, a Vallelunga o l´Abbazia Santa Anastasia, dove si pernotta in un relais a 5 stelle ricavato nella costruzione benedettina del 1200. «L´isola dei sapori», edita dall´associazione Turismo Verde Sicilia, è nata su iniziativa della Cia siciliana, per mettere in mostra le confezioni più pregiate dei laboratori artigianali degli antichi poderi e sponsorizzare quell´economia rurale alla quale oggi il consumatore di città sempre più spesso guarda alla ricerca del prodotto tipico e di qualità. Nella guida, realizzata con il finanziamento dell´assessorato regionale all´Agricoltura, sono presenti 100 aziende che vendono vino, olio extravergine di oliva, miele, confetture, conserve vegetali, formaggi, liquori, ortaggi, frutta. Per ogni azienda c´è una scheda, con il nome e la storia dei proprietari, la descrizione delle specialità, immagini, recapiti per prenotare il fine settimana e avere informazioni turistiche e cartina stradale per raggiungere il sito prescelto.
«La guida – spiega Antonio Terrasi, presidente dell´associazione Turismo verde Sicilia – dà risalto anche al contesto territoriale dove ricadono le aziende agrituristiche. L´attività agricola dell´isola è in grande crescita e svolge un ruolo importante di difesa e valorizzazione dell´ambiente, del paesaggio e delle tradizioni siciliane».
«Con questa guida – aggiunge Carmelo Gurrieri, presidente regionale della Cia – ci prefiggiamo l´obiettivo di avvicinare la campagna alla città e il sistema agroalimentare rurale ai cittadini».
Nelle 19 aziende in provincia di Palermo oltre alla degustazione dei prodotti e alle visite aziendali, tra le attività proposte ci sono le fattorie didattiche, i corsi di cucina per gruppi, piscina, trekking, escursioni con la guida. Da Giancorrado e Fabiola Fatta della Fratta, nell´antico feudo san Giorgio, a Polizzi si può partecipare tra i mesi di luglio, ottobre e novembre alla raccolta stagionale di frumento, olive oltre che dei prodotti dell´orto e delle erbe spontanee.
L´azienda agricola Invidiata, nel parco delle Madonie, segue per tutta la gamma dei suoi formaggi i principi dell´agricoltura biologica. Si può andare in giro ad acquistare i cannoli di manna in contrada Zabbra, a Pollina, prodotti da Valerio Onorato, o presso l´azienda di Giulio Gelardi, in un fondo coltivato a frassini, dalla cui corteccia si estrae la preziosa linfa. E c´è l´azienda Melandia, a Petralia Soprana, di Domenico Orlando, che ha creato una nuova varietà di mela, denominata Melella. Dai baroni Antonio e Mariella Dara, a Rossella, masseria eretta dal principe di Belmonte, di fronte al casino di caccia di re Ferdinando III di Borbone, un uliveto secolare produce un olio biologico di collina, e si trovano frutta e ortaggi, oltre ai roseti che danno il nome al posto. La cipolla di Giarratana, anche realizzata sott´olio e sotto forma di patè, è possibile trovarla nell´azienda agricola Fagone, in provincia di Ragusa mentre vendono grappe, tra le altre, l´azienda agricola Spes, di Castelmola, e la cantina Avide, a Comiso.
«Sono tante le aziende condotte da donne, numerose le aziende che propongono produzioni perdute come la lenticchia di Villaba e la fava di Leonforte e c´è la riscoperta dell´erba aromatica appena raccolta – aggiunge Angela Sciortino, vice presidente della Cia, coordinatrice editoriale – La tradizione alimentare siciliana è ben rappresentata. Ci auguriamo che nel 2008 si aggiungano all´elenco, che ancora non è esaustivo, tante altre aziende che oggi rappresentano al meglio i prodotti dell´isola». Tra le “chicche” anche il cioccolato di Modica dell´antica dolceria Bonajuti, i dolci secchi di Delia, meglio noti come la cuddrireddra, aromatizzati alla cannella e alla scorza d´arancia. La guida propone per la prima volta la panoramica completa delle 12 strade del vino ed è possibile consultarla sul sito www. guidadeisapori. it o richiederla alle sedi territoriali della Confederazione italiana agricoltori e all´assessorato Agricoltura.
La Repubblica, 24 maggio 2007
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