Cecenia, arrestate due giovani attiviste per i diritti umani

Le attiviste per i diritti umani cecene Larissa Temirsultanova e Shadishat Yusupova sono state arrestate il 4 gennaio in Cecenia, alla frontiera tra Azerbaijan e Russia. Da allora si è persa ogni traccia delle due giovani donne. Da fine novembre 2004 Larissa Temirsultanova e Shadishat Yusupova si trovavano in Azerbaijan dove lavoravano insieme ad attivisti per i diritti umani azerbaigiani a un nuovo progetto che prevede la costruzione di diverse scuole materne in Cecenia. Secondo i genitori, Larissa Temirsultanova avrebbe comunicato il 3 gennaio alla sorella Lisa di essere in procinto di tornare da Baku a Grozny. Secondo Zaran Mashadscev, responsabile dell'organizzazione “Nijso”, i servizi segreti russi avrebbero informato telefonicamente l'organizzazione dell'arresto delle due attiviste. Dall'inizio della seconda guerra cecena nel 1999, almeno 13 attivisti per i diritti umani ceceni sono stati uccisi e altro sei sono spariti. 19 attivisti sono stati torturati o picchiati, altri 19 sono stati arbitrariamente arrestati. Ci sono inoltre 69 rapporti che parlano di persecuzione, minacce e altre repressioni nei confronti di attivisti per i diritti umani in Cecenia (Ass. per i popoli minacciati).


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