Quando iniziò il tramonto dell’impero del male

(Alberto Medici – www.ingannati.it)

Nota preliminare: il raccontino che segue è frutto di pura fantasia ed ogni riferimento a fatti o persone reali è puramente casuale.

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Da qualche parte sula terra, molte centinaia di anni nel futuro.

Nonno, raccontaci ancora la storia di quando ancora gli uomini si sottomettevano ai potenti, e come questo terminò..

Certo, ve l’ho accennato molte volte ma la vostra curiosità merita di essere esaudita con una spiegazione un po’ più approfondita. E per fare questo bisogna tornare un po’ più indietro nel tempo, per far capire come si erano evolute le cose. Allora, dovete sapere che gli uomini non hanno sempre vissuto in libertà e pace come noi oggi. Nei secoli passati, la paura del domani, il desiderio di arrangiarsi e l’egoismo di pensare solo a sè stessi o al proprio nucleo familiare o al proprio clan avevano portato gli uomini a vivere in eterna contrapposizione. A dire il vero questo stato di cose non era propriamente naturale, ma era in qualche modo fomentato da chi aveva interesse a dominare gli altri, a dominare le masse per chissà quale motivo, forse per ambizione, sete di potere, carenze congenite nella loro educazione infantile, o chissà che altro. Molto difficile capire cosa ci sia dietro a questo desiderio di predominio, ma questo lo affronteremo un’altra volta.

Insomma, vi basti sapere che la creazione di uno stato di bisogno perenne, rinforzata da una paura alimentata ad arte, assieme ad una ignoranza cronica avevano permesso a sovrani crudeli di sottomettere intere popolazioni.

E perchè queste popolazioni non si ribellavano? Se erano in tanti contro uno solo, avrebbero avuto la meglio facilmente, no?

Eh, ma questi sovrani non erano così stupidi. Si circondavano di ministri, caste privilegiate, eserciti e forze di polizia che, in cambio di un po’ di sicurezza (uno stipendio fisso a volte basta ad una mente semplice per fare qualunque nefandezza) accettavano di fare, per così dire, gli sgherri del tiranno. Si veniva così a formare una sorta di potere a cerchi concentrici in cui al centro c’era il tiranno, circondato dai più fidi consiglieri della cerchia ristretta, a loro volta circondati dai ministri, poi dall’esercito, dai gendarmi, gli sgherri dell’informazione di regime, gli scienziati e i medici di corte, e così via. Ogni livello, ogni cerchio concentrico aveva il suo livello di coinvolgimento nello status quo di potere, una sorta di complicità e di accesso ai benefici, a gradi diversi a seconda della distanza.

Dovete sapere che l’ignoranza, unita ad uno stato di necessità creato (molto spesso anche solo paventato, fatto immaginare) ad arte, molte volte con lo spettro di un un pericolo imminente, che poteva essere l’aggressione di un nemico dall’esterno, una pandemia, o anche semplicemente l’ira degli dei (neanche a dirlo, la volontà degli dei era di esclusiva competenza del tiranno e dei suoi sacerdoti, i singoli dovevano fidarsi di questi e non era ossibile avere una rapporto diretto col Divino) tenevano sottomesse le popolazioni.

Questo funzionò per molti secoli con alterne vicende, fino a quando, a metà del secondo millennio, una invenzione geniale permise al tiranno (potremmo dire i potenti, o le elites, o se volete, alcune famiglie predominanti, come i Rossoscudo o i Rocciacaduta, ma questo non aggiunge valore al nostro racconto) di controllare le masse senza che queste neanche se ne rendessero conto: il denaro cartaceo e scritturale.

Il denaro? E cos’é?

Dovete sapere che in quel tempo, proprio perchè le persone non si fidavano le une delle altre (era un’arte del tiranno, e lo si sapeva anche con un detto popolare: si diceva: nemico diviso, mezzo sconfito), nessuno dava nè del suo tempo, nè delle sue attività ad un altro se non in cambio di qualcosa: e molte volte, non lo faceva neanche se di quel qualcosa ne aveva tanto da buttarlo via.

Cosa cosa cosa? Cioè ci vuoi dire che uno magari aveva pomodori a non finire del suo orto ma non li dava agli altri, anche se non li poteva mangiare tutti? Non ci crediamo…

Non ci credete? Allora non crederete neanche a questo: addirittura si maceravano intere porzioni di raccolti per mantenere il prezzo alto, schiacciandoli con  macchine e buttando via tutto questo ben di Dio!

Prezzo? Cosa è il prezzo?

Ah già, anche questo ve lo devo spiegare. Il prezzo era una convenzione, un parametro per lo scambio di beni e servizi che regolava tutti gli scambi. Insomma, se io producevo pomodori, anzichè scambiarli con le uova, mi facevo pagare con il denaro.

E il denaro chi lo produceva?

Qui sta il punto essenziale di tutta la faccenda. Il denaro era appunto un mezzo di scambio convenzionale, grazie al quale, in linea di principio, si poteva semplificare lo scambio di merci. Se io volevo le tue uova ma tu non eri interessato ai miei pomodori, dovevo cercare un altro che fosse interessato ai miei pomodori e che avesse qualche cosa a cui tu fossi interessato, in modo da fare una triangolazione. Insomma, una cosa molto complicata che si risolveva con il denaro.

Certo, perchè non si accettava la semplice idea che se avevo più uova di quello che mi serviva non potessi dare semplicemente così, senza nessun bisogno di qualcosa in cambio.

Esatto, proprio perchè la mancanza di fiducia gli uni negli altri, fomentata ad arte – come ho detto prima – dal tiranno, rendeva questo tipo di comportamente impossibile, praticamente un qualcosa da folli. Ma qui subentra la questione più importante: chi creava il denaro e come lo creava. A partire dalla seconda metà del secondo millennio, il tiranno (o se preferite le famiglie potenti di cui vi accennavo prima) cominciarono a capire che, essendo il denaro un elemento essenziale nel funzionamento della società, chi si fosse arrogato il diritto di crearlo ne avrebbe tratto un potere sconfinato. Pare che uno dei tiranni sia stato citato per aver detto “datemi il potere di creare il denaro di una nazione e non mi interessa neanche sapere chi la governa”, come dire: tanto ho più potere io.

Ma perchè glielo lasciavano fare? Era evidente che al tavolo da gioco c’era qualcuno che barava: creava denaro dal nulla, così son capaci tutti!

Eh, mica erano così sprovveduti da rendere manifesta la cosa! Se avessero detto: “Noi creiamo il denaro dal nulla e ve lo prestiamo” sarebbe stato evidente a tutti che quello che facevano era illecito. Loro invece furono molto più abili e più accorti: crearono un sistema che rendeva quasi impossibile comprendere il meccanismo, attribuirono valore a pezzi di carta che loro stessi avevano emesso, crearono la “riserva frazionaria” ed altre complicate regole tali per cui fu, per diversi secoli, quasi impossibile che la gente si accorgesse del trucco. pensate che gli istituti autorizzati a prestare il denaro, creando di fatto la liquidità (ed il debito perenne ad essa associata) si fecero chiamare “istituti di credito”, proprio a sottolineare il fatto che loro sì, erano degni di fiducia e di credito, mentre le persone, fra di loro, avrebbero sbagliato a fidarsi gli uni degli altri. Una mossa geniale, non c’è che dire.

Beh, se le persone avessero avuto meno paura del futuro e si fossero fidate un po’di più fra di loro, vivendo in comunità, questo magari non sarebbe successo.

Eh, ma la civiltà, come una pianta, mica si costruisce in un giorno. Ci vuole tempo, e bisogna imparare dai propri errori, se si vuole crescere e migliorare. Fatto sta che si stavano impadronendo del mondo reale, un po’ alla volta: ogni volta che prestavano denaro (creato dal nulla, ovviamente), chiedevano in cambio una ipoteca su beni reali del malcapitato debitore; ora se anche alcuni riuscivano a restituire la somma avuta in prestito, altrettanti non ci riuscivano perchè, non essendo la matematica un’opinione, se immetto nell’economia 100 talleri di nuovo denaro ma contemporaneamente anche 120 talleri di nuovo debito è evidente che i debiti non potranno mai essere ripagati.

Ma in questo modo i poveri, che sono esattamente quelli che hanno bisogno di denaro e lo prendono a prestito, diventano sempre pù poveri, e i ricchi, che sono quelli che possono prestarlo (perchè ne hanno di più di quello che gli serve) diventano sempre più ricchi, no? Sembra un sistema fatto apposta per dividere la popolazione…. ah! abbiamo capito! era fatto apposta, no?

Certo, ma c’è di più. Non contenti di diventare sempre più ricchi, e di possedere il mondo, questi tiranni pensarono anche a come garantire il loro futuro, in modo che il loro potere non venisse messo in discussione, nè ora nè mai. Cominciarono, sempre col potere del denaro, a comprare i governi; a comprare i giudici; a comprare i giornali e le forze di polizia; a comprare anche l’istruzione e la ricerca scientifica, oltre che all’intero apparato della sanità, fondamentale per mantenere la popolazione nell’ignoranza e poter alimentare la paura di cui vi parlavo rima, elemento essenziale perchè la gente accetti – direi anzi quasi chieda – di essere sottomessa e di obbedire al tiranno.

In che modo si compravano le persone? Corrompendole?

Anche, ma il più delle volte non era necessario. Bastava dare il denaro ad alcuni e ad altri no. Ad esempio, se voglio tenere le persone in uno stato fisico di dipendenza dai farmaci che iop produco, non finanzio nessuno di quelli che studiano medicina naturale e terapie in armonia con la natura, ma solo gli studi che promuovono l’utilizzo della chimica. Se voglio che la gente abbandoni il concetto di famiglia (ostacolo alla realizzazione dei piani del tiranno, in quanto luogo di protezione dei bambini e di crescita individuale, andrò a finanziare, anche nel mondo dello spettacolo, attori e film che, subdolamente, promuovono idee che domoliscano la famiglia tradizionale; analogamente se voglio indurre paura nella poplazione, creare psicosi di massa, e via dicendo. Quando hai tutto il denaro che vuoi, perchè lo crei dal nulla puoi fare praticamente qualsiasi cosa.

A questo punto non c’è più via d’uscita: tieni il banco, fai le regole, e decidi chi può prosperare e chi no, chi può vivere e chi no… sembra tutto perfetto, allora com’è che se ne  usciti fuori?

Per fortuna commisero un errore. Verso la fine del secondo millennio, lo sviluppo delle tecnologie permise la diffusione delle informazioni e la collaborazione fra persone anche distanti migiaia di km in un modo che non era mai stato possibile prima. Se l’invenzione della stampa, 600 anni prima, e della televisione, circa 100 anni prima erano state sì delle rivoluzioni, perchè permettevano di far arrivare informazioni a milioni di persone, queste però non erano niente in confronto a quello che si stava verificando in quegli anni, intorno al passaggio dal secondo al terzo millennio. Pensate: sia stampa, che radio e TV erano monodirezionali, modalità uno-a-molti, per cui bastava controllare l’emittente, che il messaggio che usciva era controllato. Ma con lo sviluppo di internet una cosa nuova succedeva: milioni,  potenzialmente miliardi di persone diventavano autori, creatori, ripetitori di verità, in una immensa ragnatela grande quanto il mondo (infatti fu chiamata apposta www, cioè world wide web)  di collaborazione a livello di base, senza filtri nè censure.

Pensate che, proprio in merito al signoraggio, cioè la prerogativa del “signore” (cioè il tiranno) di creare denaro dal nulla, si passò nel giro di pochissimi anni, meno di 20, da una quasi totale ignoranza, quasi derisione dei pochi che ne parlavano, ad una accettazione ufficiale, sancita addirittura da paper ufficiali della Bank of England o dallo stesso presidente della BCE che lo ammisero, che loro potevano creare denaro dal nulla. E nel frattempo si moltiplicavano le iniziative locali, le proposte di valute alternative o complementari, locali o federate, addirittra qualche politico cominciava a parlarne… insomma: era tutto un fermento di attività che avrebbe in poco tempo portato ad un mondo nuovo.

E il tiranno non si era ccorto di quanto stava avvenenendo?

Oh, se se n’era accorto! Assolutamente sì, tanto che provarono a dare una accellerata. Pensate: già possedevano praticamente quasi tutto il mondo, tramite grossi fondi di investimento e scatole cinesi di finanziarie che controllavano ogni attività. Ma se la gente si fosse svegliata completamente, nel giro di 2 o 3 generazioni le cose sarebbero cambiate, anche per loro, e avrebbero dovuto fare i conti con una popolazione che, conscia del furto avvenuto negli ultimi secoli, avrebbe cercato – e ci sarebbe riuscita sicuramente – di riprendersi quello che gli era stato tolto: la ricchezza intrinseca con la quale è stato fatto il Creato, la libertà dal debito eterno, da una medicina che tiene schiavi malati cronici senza mai guarire, da una informazione pilotata che nasconde la verità, da politici pagati che non fanno il bene dei loro popoli, e così via.

Analizzando la situazione, e vedendo chiaramente che se non avessero agito in tempo avrebbero presto perso il loro potere, decisero di agire in fretta. Innanzitutto, secondo il principio dei cerchi concentrici di cui parlavo prima, decisero che avrebbero in qualche modo dovuto allargare la schiera di quelli che, cooptati a bordo (in cambio di qualche briciola, della “sicurezza” di uno stipendio a fine mese) avrebbero difeso il sistema. E per fare questo c’era da aumentare al massimo la presenza ed il potere delle grandi corporations, e annientare tutta l’imprenditoria locale, gli artigiani le piccole realtà non così facilmte controllabili e soggiogabili. Tutto avrebbe dovuto essere inglobato in poche multinazionali e tutti avrebbero dovuto essere impiegati in queste aziende: nessuna libera imprenditoria ma solo un rigido incasellamento.

Pensate: in una struttura piramidale non c’è spazio per la libera iniziativa. Può essere l’esercito, una grande banca, la scuola, la sanità: il soldato non si domanda se sparare a quel bambino è giusto o meno: esegue gli ordini, è il suo mestiere; lo sportellista di banca che piazza dei titoli spazzatura al pensionato che neanche capisce cosa sta sottoscrivendo non si domanda se quello che sta facendo sia giusto o meno: gli hanno detto di farlo, è il suo mestiere; l’infermiere che inietta il vaccino velenoso al bambino non si domanda se qualla cosa è giusta o meno: è il suo mestire, sta solo eseguendo gli ordini; e così via dicendo. Insomma, il modello della grande azienda è ideale per il controllo delle masse perchè insegna a non fare domande: in cambio della tua libertà (alla quale tu hai rinunciato) noi ti diamo la sicurezza (neanche tanto, oltretutto). L’aveva detto un presidente americano: “chi riunucia alla propria libertà per un po’ di sicurezza, non merita nè l’una nè l’altra”.

Quindi c’era da fare una grande operazioni di pulizia di tutte le attività piccole, locali, non essenziali, non controllabili. E si inventarono allo scopo una pandemia globale, e applicarono regolamenti assurdi che di fatto permisero solo alle grandissime corporations di sopravvivere, anzi, portarono alle stelle il loro fatturato: tutti i piccoli, le piccole realtà locali, furono ridotte sul lastrico, fallirono e furono costrette a vendere – anzi svendere – alle grosse corporations. Il processo di centralizzazione ebbe una accelerazione così veloce che ormai non si parlava d’altro: sulla stessa stampa ufficiale – controllata dal tiranno – si parlava, senza più vergona, del cosiddetto “Grande reset”.

Aspetta un attimo… ma tutto questo con la scusa di una pandemia? Ma credevano ancora alla teoria dei virus e dei batteri? Se ricordo bene Hamer c’era già stato…

Sì, ma era stato oscurato da tutti i mezzi di comunicazione (complici colpevoli) e addirittura incarcerato due volte, per le sue scoperte. E i suoi seguaci erano all’inizio pochi eroici volontari che facevano pressochè la fame pur di portare avanti le sue idee e le sue scoperte. in ogni caso, ci avevano già provato diverse volte, già con l’HIV (mai isolato) e l’AIDS negli ani 80, poi con le varie SARS, dalla suina, all’aviaria, fino al COV2, nel 2020. A proposito do HIV, tanto per fare un esempio sapete come avevano fatto, circa 40 anni prima a gonfiare le statistiche?

Con il denaro?

Esatto, controllando l’ONU e l’OMS, fecero delle politiche di aiuto ai paesi africani che calibravano gli aiuti economici in base al numero di casi di AIDS. Chiaro che, di colpo, tutte la cause di morte diventavanao una sola: AIDS, no? Se guadagno da quello, perchè scrivere “malaria”, “denutrizione” o altro?

Ma come fecero a convincere la gente a credere ad una pandemia?

Con l’aiuto dei mezzi di comunicazione, dei politici, con la corruzione dell’OMS…

Tutti complici quindi?

No, almeno non complici consapevoli. Vi faccio un esempio: se voi date un incentivo spropositato ad un ospedale per ogni giorno di degenza di un malato di un certo tipo, ad esempio 5 o 10 volte tanto quello che si dà per altre patologie, non credete che in questo ospedale faranno di tutto per aumentare fittiziamente il numero di ricoverati per quella data patologia? Certo! Non serve avere complici consapevoli: basta pagare, e per chi crea il denaro dal nulla, questo non è un problema. Allo stesso modo si pagarono i mezzi di informazione per diffondere notizie allarmistiche; le forze di pubblica sicurezza vennero cooptate per mettere in atto forme assurde di repressione, la gente non poteva più uscire di casa se non per andare a lavorare, e, come già detto, tutte le piccole attività, nei vari settori della ristorazione, della moda, del commercio, dello spettacolo, delle palestre, ecc. dovettero chiudere per mancanza di lavoro. Mentre i grandi retailer online, Amazon in primis, esplosero e diventarono l’unica forma praticabile di commercio per tutti.

Ma come fece il tiranno ad ammazzare tanta gente con una finta pandemia?

Non ce ne fu bisogno. Bastava creare la notizia, e la gente ci credeva; ebbero l’idea di creare una nuova forma di malato: “l’asintomatico”: i nuovi appestati del terzo millennio, e i giornali scrivevano “ecco i numeri della strage”, e via dicendo. Ma c’è di peggio.

E cioè? Peggio di così?

Certo. Nella loro follia e delirio di onnipotenza e di controllo, si resero conto che una occasione del genere non poteva essere utilizzata solo per imporre una forma di controllo globale delle popolazioni permettendo solo l’esistenza di colossali multinazionali, più forti di qualunque governo, per controllare il mondo. Pensarono che era un’occasione unica per imporre qualcosa di assolutamente odioso e detestabile, contro ogni dichiarazione dei diritti dell’uomo: il trattamento sanitario obbligatorio del vaccino. E pensate che si stava, proprio in quegli anni, svegliando un coscienza antivaccinista mai vista prima, proprio a partire da tentativi di rendere obbligatori un gran numero di vaccini, sia nei bambini che negli adulti. Insomma, un po’ come per il signoraggio, la gente si stava svegliando.

E ci riuscirono?

Qui commisero il loro più grande errore, quello che li portò alla definitiva sconfitta. Pensarono di adottare un sistema già collaudato per il mondo dei computer (infatti guarda caso il maggior sponsor dell’operazione vaccinanale fu un certo Guglielmo Cancelli che era il proprietario della più grande società informatica). Proprio quel tale aveva fatto un mare di soldi con dei sistemi operativi che dovevano essere periodicamente aggiornati per essere immuni dai “virus” informatici: sembra che non fosse in grado di creare, una volta per tutte, un sistema operativo non attaccabile. I maligni dissero che in realtà lui guadagnava da questo mecanismo che richiedeva aggiornamenti periodici (ed esborsi altrettato periodici), ma non entriamo in questo dettaglio. Fatto sta che propose anche per il sistema sanitario (lui che non era laureato in medicina nè chimica) un sistema innovativo di vaccinazione che avrebbe dovuto avere dei richiami periodici (come gli aggiornamenti degli antivirus per il suoi computer!) e che avrebbe inoltro introdotto anche una sorta di marcamento di ogni individuo, che sarebbe così stato facilmente identificabile ed “eliminabile”.

Il marchio della bestia di San Giovanni!

Esatto. E pensate che, forse per una mania di grandezza, il brevetto di questo sistema contiene esattamente il 666 di satanica memoria: se volete andare a vedere si trova ancora negli archivi storici di internet il brevetto 0606062020.

E questo fu il loro errore più grande. Quello che segnò l’inizio della loro fine. Perchè finchè ti chiedono di restare a casa la sera dopo una certa ora, come se un virus aspettasse le 22.00 per andarsene a spasso, è una solenne stupidaggine ma lo puoi accettare. E se ti chiedono di non viaggiare per alcuni giorni dell’anno, anche questo ci può stare.

Ma una mamma che ha visto avvelenare la propria creatura con una iniezione, e perderla nell’abisso dell’autismo per sempre, è la più grande forza dell’universo che si possa trovare. E non mettetevi contro le mamme che difendono i loro figli, o ne passerete delle bruttte.

E quindi?

Quello fu l’inizio della fine. Perchè non si toccano i figli. E politici servitori del tiranno, i giornalisti servitori della menzogna, i medici servitori di mammona, cominciarono a vedersi il popolo contro.

Ma questa è un’altra storia e ve la racconterò un’altra volta.

 

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