Le preferenze degli italiani nella scelta del lavoro secondo i risultati del Randstad Award 2016

randstad 2016Gli italiani lavorano in media 42 ore a settimana, il 45% sarebbe disposto a aumenterebbe l’orario con uno stipendio più alto. Ma il 67% dei dipendenti preferirebbe un orario di lavoro più flessibile e il 68% vorrebbe lavorare almeno occasionalmente in Smart Working.

Ferrero, Apple e Macerati sono le tre aziende più attrattive come potenziale datore di lavoro per gli italiani. Sono infatti queste le aziende vincitrici dell’edizione 2016 del Randstad Award, la più grande ricerca di employer branding al mondo, che premia le aziende più attrattive presso i potenziali candidati.

Lo studio, commissionato da Randstad all’Istituto belga ICMA e condotto su oltre 200.000 persone in 25 Paesi in modo indipendente (nessuna azienda si può iscrivere volontariamente per partecipare), ha misurato il livello di attrattività percepita da parte dei possibili dipendenti, ovvero quanto e per quali fattori le aziende
sono capaci di attirare chi cerca lavoro o chi vuole cambiarlo.

I risultati emersi evidenziano come il principale elemento considerato nel valutare un lavoro è la retribuzione, seguono la sicurezza del posto di lavoro, l’atmosfera di lavoro piacevole, la possibilità di mantenere equilibrio tra vita pubblica e privata, le buone condizioni economiche dell’azienda, la crescita e le opportunità di carriera, mansione interessante e stimolante, un luogo di lavoro comodo da raggiungere, l’opportunità di ricevere formazione e la flessibilità.

Dai risultati dell’indagine, Ferrero risulta l’azienda italiana più attrattiva come datore di lavoro da parte dei potenziali dipendenti, con il 76,5% delle preferenze (tra tutti coloro che conoscono il brand), una percentuale che vale il primo posto al Randstad Award 2016. La multinazionale nata ad Alba, in particolare, è la preferita in quattro dei dieci fattori oggetto di indagine, risultando al primo posto per sicurezza del posto di lavoro, atmosfera di lavoro piacevole, buon equilibrio tra vita professionale e privata, responsabilità sociale d’impresa.

Al secondo posto si posiziona Apple con il 75,4% di preferenze dei lavoratori italiani. L’azienda di Cupertino è la più attrattiva in particolare per buone condizioni economiche della società, formazione di qualità, opportunità di carriera, forte gruppo manageriale, contenuto di lavoro interessate, stipendio competitivo e
benefit. Maserati è la terza azienda più ambita dai potenziali dipendenti italiani, scelta dal 72,3% di lavoratori: sebbene non si posizioni al primo posto in nessuno dei fattori, la casa automobilistica di Modena ottiene buoni risultati generali in tutti gli elementi di employer branding.

Il fattore più importante ricercato in un datore di lavoro tra i primi cinque segnalati dai potenziali dipendenti è rappresentato da retribuzione & benefit, indicato dal 55% degli intervistati, seguito dalla sicurezza del posto di lavoro (53%) e dall’atmosfera di lavoro piacevole (49%). Poi vengono un buon equilibrio tra vita
professionale e privata (43%), buoni condizioni economiche dell’azienda (41%), crescita di opportunità di carriera (38%), contenuto di lavoro interessante (35%), un luogo di lavoro comodo da raggiungere (30%), formazione di qualità (29%) e lavoro flessibile (28%).

I settori in cui gli italiani vorrebbero lavorare sono soprattutto fashion & luxury (58,8%) media (58,4%) e elettronica (56,9%). Tra i diversi fattori, moda e lusso convince specialmente perché ritenuto il migliore per condizione economica delle aziende, gruppo manageriale, atmosfera di lavoro, stipendio, equilibrio vita
professionale-privata. Per gli altri fattori, per la formazione di qualità e le opportunità di carriera primeggia la consulenza, nella sicurezza del posto si pensa al farmaceutico, per contenuto di lavoro i media, per responsabilità sociale i beni di largo consumo. Se le donne sono decisamente più attratte da fashion &
luxury, gli uomini preferiscono l’elettronica. I lavoratori con livello di istruzione oltre il master sono orientati verso i media.

Ben il 67% dei lavoratori italiani sarebbe disponibile a un orario di lavoro più flessibile. Nel dettaglio, tra questi il 44% sceglierebbe un orario giornaliero flessibile, il 16% più ore al giorno per una settimana più corta, il 7% giornate lavorative flessibili. Gli orari flessibili sono apprezzati più dalle donne che dagli uomini, più da impiegati che da operai, con una maggiore incidenza tra lavoratori maturi e con alto titolo dii struzione.

Intanto, lo Smart Working si afferma come un’opportunità sempre più praticabile per i lavoratori. Il 68% dei dipendenti italiani desidera lavorare da casa almeno occasionalmente: di questi il 39% preferirebbe il telelavoro occasionale, il 19% un numero fisso di giorni, il 10% ogni giorno. Non ci sono differenze significative tra uomini e donne, mentre è rilevante la distinzione per età: i lavoratori più anziani preferiscono il lavoro da casa più dei più giovani. Il telelavoro piace soprattutto ai dirigenti (74%), ma tra gli operai l’interesse supera quello degli impiegati.




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