Il processo a Standard & Poor’s. Vane speranze?

 Enrico Carotenuto – http://www.coscienzeinrete.net

Ve la ricordate Standard&Poor’s? E’ una delle tre agenzie di rating private, che ha in pratica potere di vita e di morte sugli stati, potendo decidere a proprio piacimento se uno stato (ma anche una banca) sia “degno di fiducia”. Vi ricordate anche quando la “crisi dello spread” fece cadere il governo, che venne affidato a Mario Monti? Pochi mesi dopo Standard&Poor declassò il rating dell’Italia, Monti ebbe un’ulteriore scusa nell’imporre con urgenza misure economice draconiane made in troika, e la banca Morgan Stanley (grazie ad una clausola contrattuale) ci guadagnò istantaneamente più di 3 miliardi di euro. Delle nostre tasse. Peccato che i proprietari di Standard&Poor siano in pratica gli stessi proprietari di Morgan Stanley. In poche parole, una mossa che fece tutti contenti: chi voleva accelerare la corsa all’Europa (la troika) e chi è in business per soldi (Blackrock e Capital Investors).

In questi giorni a Trani si celebra il processo contro Standard&Poor’s per questo comportamento scorretto. In aula sono chiamati a testimoniare molti dei personaggi chiave della svendita dell’Italia avvenuta negli ultimi anni. Ma i giornali si occupano poco di questa faccenda. In special modo non si parla delle dichiarazioni di Prodi sul banco dei testimoni. Interessante anche che il caro Mario Monti sia troppo impegnato per andare a testimoniare, che Napolitano non ci vada perchè, poverino, lui non c’entra niente, che Draghi non si presenti perchè teme clamori mediatici. Questo è un processo importantissimo a livello mondiale: una parte fondamentale del sistema economico mondialista viene messo sotto processo, e la notizia ha un millesimo della pubblicità delle olgettine, o della forfora di un calciatore. Un chiaro indizio che difficilmente questo sistema verrà scardinato in un’aula di tribunale.

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