Con un anno di anticipo, si sono presi la metà di tutto.

Sul The Guardian scopriamo che finalmente il sorpasso è certificato: il 50% della ricchezza globale è detenuta dall’1% della popolazione. La seconda buona notizia, per gli ultra-ricchi, è che il sorpasso è avvenuto con un anno di anticipo rispetto a quanto prevedeva Oxfam GB. Lo studio del Credit Suisse che ce lo rivela attesta anche l’aumento della disuguaglianza e il declino della classe media in tutto il globo. Insomma, tutto come da programma.

di Jill Treanor, 13 ottobre 2015

La disuguaglianza globale è in crescita, con la metà della ricchezza mondiale adesso nelle mani dell’1% della popolazione, secondo un nuovo rapporto.

Le classi medie sono state schiacciate a spese dei più ricchi, secondo le ricerche di Credit Suisse, che rivela anche che per la prima volta, ci sono più persone della classe media in Cina – 109 milioni – rispetto ai 92 milioni negli Stati Uniti.

Tidjane Thiam, l’amministratore delegato di Credit Suisse, ha dichiarato: “la ricchezza della classe media è cresciuta a un ritmo più lento rispetto alla ricchezza nella fascia più alta. Questo ha invertito la tendenza pre-crisi che vedeva la quota di ricchezza della classe media rimanere relativamente stabile nel tempo “.

Il rapporto mostra che una persona ha bisogno di soli 3,210 dollari per trovarsi nel 50% più ricco dei cittadini del mondo. Con 68.800 dollari si può avere un posto nella top 10%, mentre l’1% ha più di  759.900 dollari. Il rapporto definisce la ricchezza come il valore dei beni, tra cui immobili e investimenti sul mercato azionario, ma esclude il debito.

Circa 3,4 miliardi di persone – poco più del 70% della popolazione adulta mondiale – hanno meno di  10.000 dollari. Un ulteriore miliardo – un quinto della popolazione mondiale – si situa nel ventaglio tra 10,000 e 100.000 dollari.

Ognuno dei rimanenti 383 milioni di adulti, l’8% della popolazione, possiede una ricchezza maggiore di 100.000 dollari. Questo numero comprende circa 34 milioni di milionari in dollari americani. Tra questi, circa 123.800 individui hanno più di 50 milioni di dollari, e quasi in 45.000 hanno più di 100 milioni. Il Regno Unito ha il terzo più alto numero di questi individui “ad altissimo valore netto”.

Il rapporto riporta che: “La disuguaglianza nella ricchezza ha continuato ad aumentare dal 2008, con il percentile in cima alla piramide della ricchezza che ora possiede il 50,4% di tutta la ricchezza delle famiglie.”

All’inizio del 2015, Oxfam aveva avvertito che l’1% della popolazione mondiale sarebbe stato più ricco rispetto all’altro 99% entro l’anno successivo. Mark Goldring, direttore esecutivo di Oxfam GB, ha dichiarato: “Il fatto che sia accaduto con un anno di anticipo – soltanto poche settimane dopo che i leader mondiali avevano concordato un obiettivo globale per ridurre le disuguaglianze – dimostra quanto sia urgente per i leader mondiali affrontare questo problemaQuesta è l’ultima prova che questa estrema disuguaglianza è fuori controllo. Siamo davvero felici di vivere in un mondo dove l’1% possiede metà della ricchezza e la metà più povera possiede solo l’1%?

Il report del Credit Suisse conclude che la ricchezza mondiale è diminuita nel 2015 di 12.4 trilioni di dollari fino ad adesso – arrivando a quota 250 trilioni di dollari – il primo calo dalla crisi bancaria del 2008. Ciò è in gran parte il risultato della forza del dollaro, la valuta utilizzata per i calcoli del Credit Suisse.

Le stime sono relative alla fine di giugno 2015, quando i prezzi delle azioni cinesi erano scesi del 20% dal picco dopo l’impennata di oltre il 150% tra giugno 2014 e la metà di giugno 2015. La relazione è stata pubblicata alla fine del mese di settembre, nel frattempo il mercato azionario cinese era sceso di un ulteriore 25%.

Un anno fa, il Regno Unito era stato individuato come l’unico paese del G7 in cui la disuguaglianza è cresciuta in questo secolo. Nel rapporto di quest’anno, gli autori dicono: “[Nel Regno Unito] la disuguaglianza nella ricchezza è aumentata fin dal 2000, poiché il divario in termini di ricchezza per adulto tra il segmento inferiore ed il resto della popolazione è aumentato”.

Il Regno Unito è il quarto paese al mondo per ricchezza media, con 83.000 sterline per persona, in calo del 13% sull’anno precedente. Il sondaggio del Credit Suisse calcola che ci sono ora 2,4 milioni di milionari in dollari nel Regno Unito, cresciuti di 68.000 rispetto all’anno prima. Negli Stati Uniti il ​​numero dei milionari è ormai superiore ai 15 milioni – con una crescita di 903.000.

Il Regno Unito è stato uno dei soli tre paesi, insieme con gli Stati Uniti e la Cina, a registrare un aumento della ricchezza delle famiglie nel 2014. Ha scavalcato anche la Germania nel numero di persone con più di 50 milioni di dollari, 400 in più nel 2014 per un totale di 5.400. Questo ha messo il Regno Unito al terzo posto, dietro agli Stati Uniti con 61.300 ricchissimi e alla Cina con 9.600 ricchissimi.

La relazione di quest’anno si concentra sulle classi medie, definite in relazione alla ricchezza personale piuttosto che alla professione. Rivela che il 14% degli adulti in tutto il mondo sono di classe media, con un valore dei beni tra 50,000 e 500.000 dollari.

Ma Markus Stierli, del Credit Suisse Research Institute, sostiene che: “dal 2008 in poi, la crescita della ricchezza non ha permesso alla classe media di tenere il passo con la crescita della popolazione nei paesi in via di sviluppo. Inoltre, la distribuzione degli incrementi di ricchezza si è spostata a favore di quelli a più alti livelli di ricchezza. Questi due fattori si sono combinati per produrre un calo della quota di ricchezza della classe media”.

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