Ultima uscita prima del caos

 Grexit(Fonte: znetitaly.altervista.org)=”http://znetitaly.altervista.org/wp-content/uploads/2015/06/Grexit.jpg”>

di Paul Krugman . 39 maggio 2015

C’e’ una strana sensazione da estate del 1914 nella situazione attuale della crisi greca. Mentre alcuni dei protagonisti principali, giustamente, si disperano a cercare un modo per evitare una Grexita’ e tutto cio’ che ne consegue, altri ”’ sia tra i creditori sia tra i debitori ”’ sembrano non solo rassegnati ma quasi lieti della prospettiva al modo in cui, un secolo fa, sin troppi europei sembrarono lieti della fine della diplomazia caotica e frustrante e dell’arrivo della guerra aperta.

C’e’ ancora una via d’uscita? Dovrebbe esserci. Come io e altri =”http://krugman.blogs.nytimes.com/2015/05/25/grexit-and-the-morning-after/”>andiamo dicendo da un po’, l’aritmetica e’ in realta’ chiarissima: la Grecia non puo’ incorrere in un deficita’ primario, non puo’ essere costretta ad avere un vasto avanzo primario e dunque un avanzo primario contenuto e’ la soluzione ovvia e, per tutti gli interessati, migliore dell’uscita dall’euro.

C’e’, si deve ammettere, un nuovo problema causato dallo stesso scontro attuale: l’incertezza ha rispinto la Grecia nella recessione e l’avanzo primario conseguito l’anno scorso e’ svanito. Ma, se si trovasse un accordo, dovrebbe essere possibile organizzare un qualche finanziamento temporaneo mentre una modesta ripresa riporta in nero il bilancio primario.

Il grosso problema e’ come arrivare a un accordo, considerata la mancanza di fiducia di tutte le parti in causa. I greci sentono, a ragione, di essere stati trattati come una provincia conquistata da proconsoli brutali e incompetenti e s’impuntano di fronte a qualsiasi cosa sembri un ritorno al regime degli ultimi cinque anni. Le istituzioni ”’ guardandosi le spalle dalla casalinga sveva ”’ non si fidano che il governo tuttora inesperto di Syriza sappia che cosa sta facendo, abbia la capacita’ di mantenere le promesse o sia realistico riguardo a cio’ che deve essere fatto.

Tuttavia da quel che sento c’e’ ancora spazio per almeno un accordo temporaneo. La Grecia dovrebbe attuare una qualche azione concreta: un aumento dell’IVA, qualche correzione alle pensioni (ma non una riforma completa proprio ora), forse qualcosa sui mercati produttivi. Abbastanza affinche’ la Merkel e altri possano dire che la Grecia sta agendo, ma inquadrato in modo tale che Tsipras possa dire ai suoi sostenitori che non si sta arrendendo come i suoi predecessori. Dato un qualcosa di questo genere, quelli che hanno alzato l’asticella potrebbero probabilmente essere costretti a riabbassarla a un livello realistico. Cioe’ dovrebbe essere possibile far si che tutti facciano marcia indietro.

Restano solo pochi giorni. Speriamo che prevalgano i nervi saldi.

Da Z Net ”’ Lo spirito della resistenza e’ vivo

=”http://www.znetitaly.org/”>www.znetitaly.org

Originale: =”http://krugman.blogs.nytimes.com/”>[krugman.blogs.nytimes.com]

traduzione di Giuseppe Volpe

Traduzione © 2015 ZNET Italy ”’ Licenza Creative Commons CC BY-NC-SA 3.0

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(Tratto da: http://znetitaly.altervista.org)

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