Derivati di Stato ipergarantiti

Con la legge di stabilità, lo Stato può firmare accordi di garanzia bilaterali con le banche | Se fossero liquidati oggi, costerebbero 34,4 mld di euro  |  Lo Stato italiano potrebbe essere chiamato ad accantonare e bloccare somme molto consistenti a garanzia dei suoi derivati su cui le banche potrebbero valersi in caso di rischio default. Si tratta di un vero favore alle banche perché si modifica, sostanzialmente, il contratto a suo tempo sottoscritto. Ciò non avviene per nessun altro accordo bancario. Secondo le stime ufficiali del governo, gli strumenti derivati per la gestione del debito pubblico emesso dalla Repubblica Italiana ammontano a circa 161 mld di euro di valore nozionale. In gran parte, sono swap su tassi di interesse accesi per garantirsi contro possibili loro variazioni. Tale cifra non comprende i derivati degli enti locali. [Leggi tutto l’articolo  di Mario Lettieri * e Paolo Raimondi** *Sottosegretario all’Economia del governo Prodi ** Economista su Italia oggi di Martedì 13 Gennaio 2015]

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