"Dente di leone di Nassir", la prima auto elettrica islamica

Inizialmente doveva essere solo un prototipo che avrebbe dovuto partecipare ad una gara scientifica, ma poi gli ingegneri dell’università di Teheran Khaje Nassir Eddin al-Tusi hanno deciso di trasformarla in un’auto da produrre su vasta scala e da utilizzare soprattutto nelle grandi città dell’Iran intossicate dalla benzina di non eccelsa qualità. L’agenzia Mehr  spiega che oggi il «il team di ingegneri che ha lavorato per mesi sul progetto presenterà la vettura chiamata “Ghasedake Nassir” (Dente di leone di Nassir, ndr) che pesa solamente 700 kg, ha due posti e naturalmente consuma solo energia elettrica senza produrre inquinamento. L’accelerazione della vettura è di 10 metri al secondo e può raggiungere la velocità massima di 80 km orari; senza essere ricaricata e viaggiando al massimo della velocità, la vettura può percorrere un tragitto di 50 km». Nasīr al-Dīn al-Tūsī, dal quale prendono il nome sia la nuova auto elettrica che l’università dove è stata realizzata, è il nome di un astronomo e matematico persiano nato nel 1201 d.C., uno dei più grandi scienziati del periodo islamico. Il suo contributo allo sviluppo dell’astronomia è stato tale che un cratere della luna è stato denominato Nassireddin in suo onore. Asghar Mohammadi, a capo del gruppo di ricercatori iraniani che hanno lavorato al progetto della prima auto elettrica islamica, o meglio sciita, sottolinea che «Considerate le caratteristiche della vettura, questa può essere usata nelle grandi città come Teheran per risolvere il problema dell’inquinamento» ed ha detto di sperare «che il progetto possa attrarre investimenti affinché il “Ghasedake Nassir” possa essere prodotto su scala industriale».


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