Val di Susa: il governo "dialoga" con il manganello

Le cariche della poliziaDi seguito la testimonianza di Carlo Grande, giornalista de ‘La Stampa’: “Sono un giornalista della Stampa, questa notte ero dentro il presidio Anti-TAV e ho visto con i miei occhi quello che è successo: poco dopo le 3.30 cellerini, polizia e carabinieri sono arrivati in forze, (almeno cinquanta tra furgoni e camionette, più di 500 persone, a occhi e nella concitazione del “momento”, che è stato lunghissimo), hanno caricato e picchiato a sangue freddo, ragazzi e anziani. Uno stava dormendo, era avvolto nelle coperte e sdraiato per terra, un’altra, il tipo più imbelle che abbia mai conosciuto, con un collare medico al collo, colpita in fronte, sanguinante, un anziano, avràƒ avuto settant’anni, buttato per terra e picchiato…”

“Ci hanno chiusi nella baracca che la gente usava per scaldarsi, mi hanno tenuto làƒÂ¬ quasi un’ora – la tensione era altissima e c’erano feriti – nonostante dicessi che ero giornalista. E’ arrivato il sindaco di Venaus, ho chiesto ancora di uscire e mi hanno fatto andar via. Gli altri sono rimasti làƒÂ¬ fino a stamattina alle sette, mi hanno detto che hanno ancora caricato. A parte TUTTE le altre considerazioni, che sono tante, dico solo una cosa: NON C’ERA BISOGNO DI PICCHIARE, NON C’ERANO FACINOROSI, NON “CI SONO STATI SCONTRI”, “TAFFERUGLI”, MA UNA CARICA CON PESTAGGI, MANGANELLATE su persone che non opponevano resistenza fisica, ma tende, qualche fuoco per scaldarsi, stufe a legna. In quelle ore lo Stato e la democrazia sono state una parola vuota.”
Le forze dell’ordine sono intervenute questa notte (5-6 dicembre) a Venaus per sgomberare il presidio dei manifestanti che impediscono da giorni i lavori per la  linea ferroviaria ad alta velocitàƒ (Tav) in Val di Susa. L’operazione è stata compiuta per prendere possesso degli 82 lotti di terreno su cui la societàƒ CNC, per conto della LTF, dovràƒ compiere lavori per la costruzione di un tunnel al servizio della futura linea ferroviaria Torino-Lione.

L’opposizione dei manifestanti che sono contrari alla Tav aveva finora  consentito l’occupazione di soli 5 lotti. Da martedi’ scorso forze dell’ordine e manifestanti si fronteggiavano in una situazione di stallo.

“Intorno alle 3:30 – racconta il fotografo Alessandro Contaldo, che si trovava al presidio di Venaus – sono arrivati una trentina di automezzi delle forze dell’ ordine che hanno scaricato un migliaio tra agenti e  carabinieri in assetto antisommossa. E’ iniziata subito una carica ed anch’io sono stato colpito da alcune manganellate”.

Secondo Antonio Ferrentino, presidente della Comunitàƒ montana Bassa Valle  di Susa, ci sono stati otto feriti, alcuni dei quali soccorsi dalle ambulanze inviate sul posto dal 118, che parla di “feriti lievi”. Si sono  messi all’ opera anche le ruspe che hanno tolto la barricata eretta dai dimostranti nei giorni scorsi.  Al momento dello sgombero nella zona vi era un centinaio di manifestanti.  Polizia e carabinieri hanno isolato la zona con posti di blocco più a valle sulle strade che portano al presidio di Venaus.

RAINEWS 24
6/12/05

Be the first to comment on "Val di Susa: il governo "dialoga" con il manganello"

Leave a comment