Delta del Niger, dove lo sfruttamento di petrolio àƒÂ© un’ingiustizia sociale

à¢â‚¬Å“I disordini e le tensioni di questi giorni sono provocati da alcuni gruppi che hanno maggior consapevolezza di quello che realmente accade qui: unà¢â‚¬â„¢incredibile quantitàƒ di petrolio viene esportata e sfruttata da multinazionali straniere senza che gli abitanti di queste terre possano beneficiarne in alcun modoà¢â‚¬?: lo dice alla MISNA monsignor Festus Okafoa, vicario della diocesi di Port Harcourt, dove da alcuni giorni i sostenitori del movimento indipendentista della regione del Delta del Niger à¢â‚¬ la à¢â‚¬Ëœcassaforteà¢â‚¬â„¢ dei circa 2,5 milioni di barili di petrolio nigeriano esportati ogni giorno à¢â‚¬ stanno minacciando gli impianti di estrazione di greggio.


à¢â‚¬Å“Pur non condividendo le loro azioni, possiamo comprendere i motivi delle rivendicazionià¢â‚¬? aggiunge Okafoa, ex-docente di filosofia nella locale universitàƒ . à¢â‚¬Å“Quello che accade è oggettivamente unà¢â‚¬â„¢ingiustizia sociale: le risorse naturali vengono sfruttate dallà¢â‚¬â„¢esterno e la popolazione locale vive in una situazione di assoluta miseria, senza strade, ospedali o infrastrutture e, soprattutto, senza lavoroà¢â‚¬?. Quando i giovani à¢â‚¬ per qualche motivo à¢â‚¬ si recano ad Abuja, la à¢â‚¬Å“nuovaà¢â‚¬? capitale costruita dal nulla a partire dal 1976 su progetto dellà¢â‚¬â„¢architetto giapponese Kenzo Tange à¢â‚¬ à¢â‚¬Å“hanno la sensazione che i proventi del petrolio della loro regione siano utilizzati soprattutto in quella cittàƒ , dotata di illuminazione, ampie strade e grandi palazzià¢â‚¬?, aggiunge là¢â‚¬â„¢interlocutore. à¢â‚¬Å“Al loro ritorno à¢â‚¬ prosegue à¢â‚¬ la frustrazione è ancora maggiore, perchàƒÂ© là¢â‚¬â„¢impatto con Port Harcourt mette in evidenza le differenze e le contraddizionià¢â‚¬?. Alla diffusa povertàƒ si aggiungono i à¢â‚¬Å“dannià¢â‚¬? provocati dalle multinazionali del petrolio: à¢â‚¬Å“Là¢â‚¬â„¢inquinamento dei terreni e delle falde acquifere ha immediate ripercussioni sulla vita di tutti i giorni, soprattutto a carico delle famiglie più povere che non hanno altre fonti di approvvigionamento dellà¢â‚¬â„¢acquaà¢â‚¬? osserva ancora monsignor Okafoa. Che si rende conto delle difficoltàƒ di denunciare le gravi ingiustizie di questa terra, anche tra chi se ne rende ben conto: à¢â‚¬Å“Negli ambienti universitari che ho frequentato per molti anni à¢â‚¬ dice ancora alla MISNA à¢â‚¬ si sa che il Delta del Niger costituisce la base del bilancio dellà¢â‚¬â„¢intera Nigeria. Ma nessuno osa aprire bocca, perchàƒÂ© teme di essere rimosso dallà¢â‚¬â„¢incarico o punitoà¢â‚¬?. Alcune societàƒ straniere, per placare la rabbia delle popolazioni locali, hanno realizzato qualche scuola o qualche centro sanitario, investendo somme di denaro risibili rispetto ai proventi che annualmente vengono generati dallà¢â‚¬â„¢estrazione dellà¢â‚¬â„¢à¢â‚¬Å“oro neroà¢â‚¬? nigeriano, il cui à¢â‚¬Ëœpeso politicoà¢â‚¬â„¢ sta crescendo significativamente per gli Stati Uniti a causa delle difficoltàƒ di accesso al mercato mediorientale. Due impianti sono giàƒ stati temporaneamente chiusi per le minacce dei sostenitori della à¢â‚¬ËœForza volontaria popolare del Delta del Nigerà¢â‚¬â„¢ (Ndpvf), che chiedono la scarcerazione del loro capo Alhaj Dokubo Asari, fermato due giorni fa dalla polizia nigeriana che potrebbe accusarlo di sedizione e tradimento e che giàƒ là¢â‚¬â„¢anno scorso era stato protagonista di una rivolta con i suoi uomini, il cui numero potrebbe aggirarsi in alcune migliaia. à¢â‚¬Å“Le proteste di questo o altri gruppi à¢â‚¬ conclude padre Okafoa – suscitano la solidarietàƒ degli abitanti della zona, anche se non tutti condividono i loro metodi violentià¢â‚¬?.

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